- Lo chiameranno Figlio di Dio - parole confuse nella mia mente, svanite in un sogno, ma impresse nel ventre ...
ANTICHI E NUOVI SIMBOLI
(...) La maternità è una delle immagini più profonde e radicate nell'
esperienza umana, simbolo archetipo della fecondità e del
grembo che genera vita. Maria è l'archetipo della Grande
Madre,la matrice ricettiva che, nel profondo della coscienza
umana,completa l'immagine divina del Padre.Questa maternità
ha spesso innalzato Maria al limite estremo dell'umanità e l'ha
avvicinata alla sfera divina. Molti degli appellativi che la
devozione mariana ha creato, richiamano antichi culti di
divinità della terra e del cielo: Maria viene chiamata " Regina
del cielo" o " Stella del mare " come Iside; " Salute degli
infermi" come Giunone; " Patrona" di una città come Atena.
Non è un caso che tante chiese a lei dedicate sono o
trasformazioni di antichi templi o fondazioni sorte in prossimità
di luoghi di culto di divinità femminili pre - cristiane.
La sua maternità va intesa a differenti livelli che richiamano
valori e significati diversi.Se la madre di Gesù - infatti - ha una
sua identità storica e possiamo indicarne le caratteristiche, l'
espressione " Madre di Dio " rimanda ad un significato traslato
che può risultare ambiguo e paradossale. Dio ( il Verbo ) ha
una madre e questa madre gli è subordinata come Figlio ( che
si è incarnato in un maschio ).
Pensiamo al Canto di Dante : " Vergine madre, figlia del tuo
figlio, umile ed alta più che creatura " ( Paradiso, 33, 1-2 ).
Maria manifesta - comunque - l'esigenza insopprimibile di un
volto materno.In lei l'archetipo materno, esiliato dall'immagine
di Dio presentato con i caratteri maschili austeri e giudicanti, è
recuperato ed espresso nella maniera più alta, costituendo un
orizzonte di significati che entra nel profondo della coscienza
umana. E' lei la madre che protegge al di là del merito, vicina
all'umanità bisognosa di accoglienza, di conforto, di cura e di
misericordia; è lei che risponde alle necessità affettive di chi è
fragile e oppresso dal dolore della vita che lei assume e
trasforma. E' lei la madre compassionevole che suscita vita
nuova, generando figli chiamati ad essere come lei, fecondi; è
lei - come ogni madre - a svolgere la funzione di mediatrice tra
i credenti e Dio : a dispensare grazie . (...)
Adriana Valerio da Maria di Nazaret ( Storia, tradizioni, dogmi)
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