domenica 20 agosto 2017
ABITARE IL SILENZIO ( Introduzione )
Per la prima volta un'antropologa e storica delle religioni entra nel mondo claustrale cattolico, per motivi di ricerca , come se fosse una postulante. Il limite di accesso- fisico e simbolico - che caratterizza di solito i monasteri, ha spesso prodotto dei lavori di riflesso in cui l'esperienza di campo - in quanto ambiente comunicativo di incontro - è del tutto assente o deformato. Tali luoghi sono di solito conosciuti attraverso i testi scritti e i racconti dei religiosi che vivono in quel mondo, ma che non permettono ad
altri di entrarvi.
Questo lavoro nasce da un'etnografia partecipata - in veste di
attrice sociale protagonista - all'interno di due monasteri francesi
di Carmelitane scalze. L' autrice sperimenta e racconta - in prima
persona - quelle minuzie della vita quotidiana delle monache, che di solito sfuggono agli occhi dello studioso, ma che danno forma a processi comunitari e - nel tempo - costruiscono la donna religiosa.
L'ideale a cui tende il gruppo monastico non è dato esclusivamente dai testi che lo definiscono e lo descrivono, ma soprattutto dalla pratica che costruisce un proprio modello applicativo e che nasce dall'agire stesso. Questo porta la studiosa a vedere come la regola sia applicata nella pratica e quali sfasature si vengano a creare tra
ortodossia e ortoprassi.
f.
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