giovedì 27 luglio 2017
CENTAURI 4
(...) Diversi testi parlano della " costruzione del padre" a partire
dal maschio. Anch' io ho dedicato un saggio all'argomento
( Ettore - se ne può trovare un estratto in questo blog ). Per gli
scopi che stiamo qui trattando sarà sufficiente ricordare quello
a cui abbiamo appena accennato. Nell'identità femminile, le
due polarità di madre e compagna sono collegate naturalmente
perché esistono ad ogni stadio dell'evoluzione biologica e della
società : e fino a che non intervengano forse contrarie, si
possono dunque alternare in modo abbastanza armonico.
Quella maschile - invece - è costituita da due poli non integrati
reciprocamente, né posti sullo stesso piano: il padre e il
maschio competitivo ( che possiamo anche chiamare " maschio
animale " o " prepaterno" ).
Il padre è - in rapporto all'evoluzione - una costruzione recente
sostanzialmente antistintuale, non strettamente necessaria né
stabile. Certo, per millenni, i valori ebraico - cristiani e i
principi patriarcali gli hanno dato continue conferme che
lasciano un'impressione di immutabilità. Ma nel mondo post
moderno, con lo sgretolarsi della famiglia e dei suoi valori
tradizionali, l'equilibrio si altera. Se è la Storia che ci ha dato
il padre, la Storia se lo può riprendere. Quando la convivenza
civile si spacca, sotto la spigolosa crosta del patriarcato
occidentale, non compare il mondo più rotondo della Grande
Madre, che antropologia, psicoanalisi e femminismo hanno
rivestito di seni nutrienti e condotte affettive: riemerge invece
direttamente un maschio animale . (...)
Luigi Zoja da Centauri ( Alle radici della violenza maschile)
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