sabato 13 maggio 2017
LE MANI DELLA MADRE ( L'attesa ) 4
(...) E' il mistero anche fisiologico della maternità: l'embrione
segnalato dal corpo della madre come straniero, non provoca
le solite risposte immunologiche; l'aggressività difensiva del
sistema immunitario non si attiva, bensì retrocede; il dominio
dell' Io lascia spazio alla possibilità di un'altra vita, si
indebolisce, arretra misteriosamente, viene trasceso. Il testo
biblico e la psicoanalisi insistono sull'eterogeneità che
allontana la vita umana dalla vita assorbita nella sua
immediatezza naturale. L'accesso alla maternità non avviene
attraverso i corpi, ma attraverso la parola; è necessario l'
intervento di un altro ordine, di un ordine Terzo. E la
preghiera, come forma più radicale della parola, come
invocazione dell' Altro, che rende possibile - per esempio - la
gravidanza di Rebecca. La grazia di Dio opera scardinando l'
ordine del mondo, inserendo in questo ordine un'interruzione,
una sfasatura, un'eccedenza impossibile. Le leggi della natura
subiscono uno sconvolgimento inaudito a causa della Legge
di Dio. Si tratta di rendere possibile qualcosa che la natura
negava come possibile, qualcosa che esorbita dalla ripetizione
dello Stesso; si tratta di accogliere la potenza autenticamente
generativa della parola.
Ogni madre conosce bene il mistero di un'immanenza assoluta
che è indice di un'assoluta trascendenza: il figlio vive nelle mie
viscere, abita il mio ventre, si nutre del mio sangue, galleggia
e sprofonda nei liquidi del mio corpo, eppure mi è sconosciuto,
straniero, indecifrabile. E' mio, lo porto nel mio corpo, ma è
già fuori di me, autonomo, vivo di un'altra vita, è già forza che
spinge alla differenza. L'attesa della madre è sempre apertura
sul mistero di una vita che viene e che non si può contenere.
Nessuna attesa può mai dominare l'evento a cui essa pare.
Per questo Lacan assimilava l'attesa alla veglia e alla
preghiera come figure estreme e fondamentali del desiderio.
L' attesa della madre è un'attesa fitta di pensieri e di fantasmi.
Anche per questa ragione la gestazione umana non è mai
animale poiché indica l'interferenza sempre attiva dell'
inconscio; il bambino si nutre del corpo materno e dei suoi
liquidi tanto quanto dei suoi pensieri e dei suoi fantasmi.(...)
Massimo Recalcati da Le mani della madre
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