sabato 13 maggio 2017
LE MANI DELLA MADRE ( L'attesa ) 3
(...) La madre vive nell'attesa - nella pazienza dell'attesa -
custodendo il suo frutto sconosciuto a se stesso. Una divisione
interna che non colpisce il padre, il quale può solo osservare
dall'esterno, testimoniare da fuori , da un altro luogo, quello
che avviene nel corpo della donna. Solo la madre può fare
esperienza di una " prossimità assolutamente straniera", di una
trascendenza e di un'immanenza assolute. La vita che ospita -
già da prima del suo concepimento -, nelle fantasie e nei sogni,
è di un'altra vita, vita diversa, vita che, pur venendo dalla sua
carne e dal suo sangue, appare fatta di un'altra carne e di un
altro sangue.
L'attesa della madre è ciò che sfugge per principio a una
descrizione solo biologica della vita. La maternità non è un
fatto della natura, ma un suo sconvolgimento. E' quello su cui
insistono - in modi diversi - sia la psicoanalisi che il magistero
biblico. Non a caso le Matriarche narrate nell' Antico
Testamento - Sara, Rebecca, Rachele - sono figure, almeno dal
punto di vista ristretto della natura, di madri sterili. La lezione
sulla maternità che si ricava dalle matriarche, è che la
maternità non è solo un accadimento che colpisce il corpo, ma
un " andare verso" un'apertura. Essere madri non significa
coltivare " il proprio", ma aprirsi all' Altro. Per il testo biblico
la maternità non è affatto un'esperienza determinata dalle
leggi della natura, ma rappresenta la loro frattura, sfaldamento
sovversione. Mettendo al mondo dei figli non avviene mai come
un fatto naturale. La sterilità può essere superata solo da un
evento che interrompe l'ordine necessario della natura. Isacco
viene alla vita nascendo da un corpo - quello di Sara, una
donna ormai anziana - che secondo le leggi della natura non
avrebbe potuto in nessun modo ospitarlo. Uno iato profondo
si spalanca tra la Legge della natura e una Legge di tutt' altro
ordine, dalla quale la possibilità della materia dipende: Sara,
Rebecca e Rachele diventano madri grazie a una Legge che
infrange la Legge della natura e che concerne l'incontro con
una parola - quella di Dio - che sposta il problema dell'accesso
alla maternità dal piano della natura a quello del desiderio.(...)
Massimo Recalcati da Le mani della madre
Nessun commento:
Posta un commento