mercoledì 22 marzo 2017
SULLA POESIA EROTICA 2 ( Joyce Mansour )
MI PIACCIONO...
le calze che rassodano le tue gambe.
mi piace il busto che sostiene il tuo corpo tremante
le tue rughe i tuoi seni ballonzolanti la tua aria affamata
la tua vecchiaia contro il mio corpo teso
la tua vergogna davanti ai miei occhi che sanno tutto
i tuoi vestiti che odorano del tuo corpo marcio.
Tutto questo alla fine mi vendica.
Degli uomini che non hanno voluto saperne di me.
Vuoi il mio ventre per nutrirti
vuoi i miei capelli per sfamarti
vuoi le mie reni i miei seni la mia testa rasata
vuoi che muoia lentamente lentamente
che mormori morendo parole infantili.
***
VOGLIO MOSTRARMI NUDA...
ai tuoi occhi melodiosi.
Voglio che tu mi veda mentre urlo di piacere.
Che le mie membra cariche sotto un carico troppo pesante
ti spingano a gesti blasfemi.
Che i capelli lisci della mia testa offerta
rimangano sospesi alle tue unghie ricurve di furore.
Che ti tenga in piedi cieco e devoto
guardando dall'alto il mio corpo spiumato.
Ti piace dormire nel nostro letto disfatto
non ti disgustano i nostri antichi sudori
le lenzuola sporche di sogni dimenticati
le nostre grida che risuonano nella camera buia.
Tutto questo esalta il tuo corpo affamato:
la tua brutta faccia alla fine si illumina
perché i nostri desideri di ieri sono i tuoi sogni di domani.
Joyce Mansour da Grida
"I nostri desideri di ieri sono i tuoi sogni di domani".
RispondiEliminaSì, perché i sogni e i desideri erotici non muoiono mai. Ma ci fanno compagnia sempre. Anche nella vecchiaia, dove, forse, anche un ricordo del passato può rivivere.
Anche se - devo aggiungere - l'eros non è appannaggio di una sola età della vita ( in genere si pensa agli ardori della giovinezza ).
RispondiEliminaC'è una sensualità più cerebrale, più ricca di sfumature e di tenerezza
che meglio si accorda con chi - della vita - ha più esperienza.
Delle gioie e dei dolori, e forse sa meglio apprezzare.