martedì 7 marzo 2017
CATULLO : L'AMORE SCISSO
(...) Catullo, forse senza rendersene conto, insieme a Lucrezio - di
cui fu probabilmente amico, anche se infinitamente diverso da
lui - divenne cantore della condizione umana di gioia fittizia e
insieme di disperazione, di abbandono totale al piacere dei
sensi, all'estasi dei sentimenti, alla compenetrazione di odio e
amore, alla consapevolezza della precarietà di tutto, alla
capacità di calarsi completamente " nell'attimo eterno" di un
amore, alla solidale amicizia rinsaldata da banchetti tra finti
poveri, a una disinibita trivialità stradaiola, al gusto smaccato
del turpiloquio unito tuttavia ad una estrema raffinatezza e
intensità di sentimenti e di soluzioni stilistiche e metriche.
Scrive giustamente Alfonso Traina che la famosa espressione
Odi et Amo è quasi il simbolo ossimorico della vita di
Catullo. Si potrebbe aggiungere che Catullo stesso - come
uomo - è un ossimoro vivente, cioè l'una cosa e l'altra
prodigiosamente unite insieme, anzi compenetrate in un'unica
sostanza spirituale. La sua sensibilità è tale che rende
ugualmente fecondi - poeticamente - oltre che perfettamente
sinceri nel loro slancio, nella loro smania di " spendersi",
l'irritazione per un fazzoletto rubato, la commozione per la
morte del passero della sua amata, e al tempo stesso la
purezza estrema degli slanci affettivi " paterni" per Lesbia, poi
le violente e sboccate ingiurie contro i tradimenti di lei.
Il tutto contro i falsi moralismi, rispettando due soli valori:
la Fides e l' Amor . Fides come fedeltà e lealtà a se stessi e
alla parola data; amor come dedizione totale, body and soul,
anima e corpo, ma anima compenetrata con la felicità e corpo
costantemente guidato dalla passione.
Catullo dal Liber VII dei Carmina.
Mi chiedi quanti tuoi baci
o Lesbia, mi bastino e avanzino:
quanto grande è il numero dei granelli di sabbia nel deserto
di Libia disteso intorno a Cirene, che nutre aroma di silfio
fra l'oracolo di Giove infuocato
e il sacro sepolcro dell'antico Batto;
quante le stelle che spiano nel silenzio notturno
i furtivi amori degli uomini,
con altrettanti baci. Baciarti è abbastanza
a Catullo impazzito d'amore,
tanti che i ficcanaso non possono
contarli né le lingue invidiose farci il malocchio. (...)
da Amore e sessualità negli autori latini di Luca Canali
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