Esiste un tipo di lontananza...
De Alberti, con questo nuovo testo in cui affina la sua ricerca poetica, cerca di elaborare e rimuovere un conflitto con i soldi. La rimozione è psicologica. Il conflitto è sociale. In ogni caso, ogni evento, ogni essere che entra in contatto con noi, ci aiuterà a capire qualcosa, a socializzare con ciò che abbiamo rimosso e a rimuovere ciò che avevamo socializzato male.
Le poesie che compongono questo testo sono una trentina, e non ne occorreva nessuna di più : la distanza è accorciata, chi ha scritto ci ha avvicinati. Dopo la lettura , forse anche noi avremo fatto i conti con il nostro rimosso, aggiungendo qualcosa , togliendo via il nostro socializzare sprecato e forse un po' del nostro tempo perduto. Il nostro piccolo universo è immenso se ci crediamo, è quanto basta se lo conosciamo.
De Alberti ama le sfide e i temi difficili e in questa nuova opera - come ci informa in una nota finale - si propone di elaborare e di rimuovere un conflitto con i soldi : in nessuno dei due casi - però - l' autore ha inteso dimostrare una tesi o svolgere un discorso critico, giungendo a conclusioni di tipo speculativo, ma, attraverso la poesia ha portato l' esperienza, la memoria e le relazioni personali a fare i conti - in modo imprevedibile - con il tema e il concept scelti. " La rimozione del conflitto " si articola in cinque sezioni che non mettono mai in scena - se non in modo indiretto - la vicenda di un Io. A parlare è una voce impersonale che racconta le azioni di un soggetto di terza persona, di genere variabile. Intorno a questi soggetti, le forze in relazione con il denaro si fronteggiano e si attraversano : nelle prime due sezioni prevalgono l' immaginazione e l' infanzia, per niente immune dal fascino ambivalente del denaro : " L' infanzia è il nostro letto / i soldi fanno l' infanzia luminosa ". A mano a mano che il libro progredisce, la complessità e la densità dei testi, aumentano. La quarta sezione rappresenta il culmine del libro : due lunghe poesie ribadiscono in modo quasi ossessivo la potenza feticistica del denaro e il suo influsso sull' adolescenza, fino a che - da adulti - scopriamo che " la pietà è nemica del denaro " perché ci fa guardare in basso, verso chi chiede soldi in ginocchio, e non verso " i frutti dell' albero della cuccagna ". Neanche l' ultima sezione - in prosa - serve a rimuovere fino in fondo il conflitto perché De Alberti racconta con nostalgia la trattoria dei nonni, persone autentiche, che vivevano in un posto raccolto " dove le uniche visite dovevano portare i soldi ". Così - come deve capitare in un libro di poesia, l' ultima riga non offre a chi legge una soluzione definitiva, ma una splendida e difficile polisemia : " L' osteria era la Banca dell' infanzia ".
Liberamente tratto da un Commento di Massimo Gezzi
" La ragione per cui la ricchezza non porta la felicità sta nel fatto
che il denaro non è un concetto infantile "
Si è capito che voleva leggere un luogo
e dopo si è dimenticato di scrivere qualcosa,
poi un giorno di marzo ha raccolto le prime viole
sulla riva di un fosso che sembrava una fogna,
le ha portate in cucina
e mentre faceva le pulizie di casa
ogni tanto si girava per vedere
se durava questa storia passeggera.
Succedeva sul suo diario,
aveva annotato questo appunto,
delle viole che non morivano mai.
***
Gli zeri sono belli,
hanno il guscio svuotato
di una lumaca.
I soldi fanno la bava.
Se nell' aldilà ci sono andate
miliardi di persone,
allora l' aldilà è un luogo sporco,
è una latrina di campagna.
Adesso ditemi :
" C'è una salvezza
dove sta per accadere a tutti la stessa cosa ? ".
***
Le Confessioni di Agostino, lo spirito di Hegel,
il gesto di Pilato non possono essere fissati.
I soldi invece attraversano la vita
in un conto o una misura e non muoiono mai.
***
Esiste un tipo di lontananza
che disciplina l' esistenza,
oppure Dio, come scrive Sant' Agostino,
minaccia i discendenti di gravarli
con i peccati dei loro genitori,
fino alla terza o quarta generazione.
A forza di cercare strade
obbliga un albero a fiorire.
Da ragazzo pensa le cose in grande.
Decide di allevare libri a terra.
***
Ho riportato una storia vera e non discutibile
in tutto ciò non vi è alcun male.
L' infanzia è il nostro letto.
I soldi fanno l' infanzia luminosa.
Queste storie contengono fatica.
Andrea De Alberti da Rimozioni del conflitto
Queste storie contengono fatica è molto bello. E molto importante.
RispondiEliminaGrazie, Alberto, per l' apprezzamento. Le poesie con riferimento al denaro mi avevano molto incuriosito essendo un argomento poco trattato, e così ho voluto approfondire. E devo dire che è stato un lavoro lungo e impegnativo, ma adesso sono soddisfatta..
RispondiEliminaBuona fine giornata festiva.
Probabilmente ho un rapporto falsato coi soldi, non ho mai messo da parte nulla, ad esempio, e ho sempre scialacquato senza misura, al contrario di Lulù, che mi rimprovera per questo. Ma credo sia carattere. E me non dispiace essere così, davvero poco vincolato e soggetto alla "problematica" soldi..
RispondiEliminaCerto facile parlarne così - si dirà - se non si è mai posto un qualsiasi problema di assenza, o perlomeno scarsità, di pecunia. Ma anche io ho passato qualche momento complicato che in realtà non mi ha mai fatto perdere il sonno..
EliminaHo trovato un fratello " prodigo ", ma sappi che andremo all'infermo insieme agli avari...( secondo Dante )
EliminaAhimè che cattiva compagnia !
Per fortuna. tua....
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