lunedì 21 aprile 2025

LE COSE DEL MONDO ( La vita la prendo com'è )

 


                                                Intanto mutando in gara infinita - intravista e perduta - la vita.    



Questo nuovo libro di Paolo Ruffilli, per esplicita dichiarazione dell' autore " vuole porsi come opera unitaria ", che è " l' esito di una lunga elaborazione di un lavoro più che quarantennale ". " Le cose del mondo " rappresenta quindi un progetto al quale il peta è rimasto fedele : " L' idea è legata a un mio desiderio, a una mia precisa necessità, e cioè quella di perlustrare il concreto mondo in cui si è venuta muovendo la mia esperienza, in un gioco continuo di rimandi e rispondenze tra l' Io e la realtà esterna attraverso la pratica del linguaggio."  Così scrive Ruffilli nella nota che apre la raccolta, così che  noi potremo trovare qui una precisa chiave di lettura.         




NELL' ATTO DI PARTIRE


Nel porsi in viaggio, prese le distanze

e tutte le misure per quello che si può,

considerato l' angolo di fuga, l' impulso

di deriva andante dentro il vuoto...

la curva sghemba della deiezione,

lo scarto imprecisato del destino.

All' imprevisto che è legato al moto,

la ragione ha posto antidoto

di linee rette : orari, termini, binari.

Contro i rischi dell' ignoto.



                                                      ***


E' proprio andando che si capisce

qual è il rovesciamento di ogni prospettiva.

Perché, restando fermi, sfuggiva in pieno

che è una questione del tutto relativa.

Avanti e indietro... qui e là...più o meno,

ma sui riferimenti sempre circostanti.

E' il movimento a darci in dote la speranza

mettendo in relazione noi stessi con le cose

e fa presenti a un tratto le ignote e le distanti,

rendendo le vicine subito vacanti.



                                                         ***


Di corsa, inseguendo se stessi,

la propria figura smarrita,

pensandoci in fondo lasciati

soltanto un pochino più indietro.

E andando lanciati in avanti

metro su metro, in questo

spreco di sé nel mondo fuggendo,

intanto mutando in gara infinita

- intravista e perduta - la vita.



                                                      ***


LE COSE


Le persone muoiono e restano le cose

solide e impassibili nelle loro pose

nel loro ingombro stabile che pare

non soffrire affatto contrazione dentro casa

perché nell' occuparlo non cedono lo spazio

vaganti come mine, ma nel lungo andare

il tempo le consuma senza strazio

solo che necessita di molto per disfarle

e farne pezzi e polvere, alla fine.



                                                      ***


IL VENTO DELLA VITA


Oltre l' evidenza che segna nel distacco

e fuori dall' abbaglio che ruba luce

nascondendo agli occhi il fondo,

dentro il sistema di molteplici raccordi

passaggi, corridoi, varchi e porte

l' enigma si disvela nel linguaggio :

le cose vive hanno radici lunghe

che pescano sempre nelle cose morte.

Ciò che rinasce puro si trasforma,

prolungandosi, nella speranza del futuro

ed ecco che di colpo il vento della vita

soffia infilandosi da vagabondo

in giro dappertutto per il mondo.




                            Paolo  Ruffilli   da    Le cose del mondo  (1978- 2019 )


4 commenti:

  1. Curioso quell'antidoto al moto (orari, termini, binari), quando in realtà non credo vi sia speranza di sapere, se non inventando. Il tempo consuma ma gli enigmi non di disvelano, si moltiplicano semmai, e unica nostra soluzione è non porseli, lasciarli quieti al passaggio, rimirando estasiati, come accade con notte fonda o un mare infinito.
    Un vento della vita che ci sorvola e noi lo perdiamo, sistematicamente.

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  2. Non sappiamo vivere il presente, è la condanna dell' essere umano. Ah, poter vivere come Toby, che è felice per una passeggiata. o per la ciotola di cibo.... o come gli spiriti eletti che - nel tempo di un istante - sono vicini a Dio !

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  3. "Le cose del mondo"
    Il titolo è davvero bello

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