sabato 19 ottobre 2024

A CHI ESITA

 


                                                                             Il buio cresce...



La poesia " A chi esita" è un forte messaggio politico ( come pressoché tutta la produzione poetica di Brecht ) che scuote gli animi di chi legge e mira a rivestire un ruolo sociale, a contribuire alla costituzione di un impegno civile consapevole e attivo.

Ma forse ( anzi sicuramente ) quelli erano altri tempi.



A CHI ESITA


Dici.

Per noi va male. Il buio

cresce. Le forze scemano.

Dopo che si è lavorato

tanti anni

noi siamo ora in una

condizione

più difficile di quanto

si era appena cominciato.


E il nemico ci sta innanzi

più potente che mai.

Sembra gli siano cresciute

le forze. Ha preso

una apparenza invincibile.

E noi abbiamo commesso

degli errori,

non si può negarlo.

Siamo sempre di meno.

Le nostre

parole d'ordine sono

confuse. Una parte

delle nostre parole

le ha stravolte    il nemico

fino a renderle

irriconoscibili.


Che cosa è errato ora,

falso, di quel che abbiamo 

detto?

Qualcosa o tutto ? Su chi

contiamo ancora ?

Siamo dei sopravvissuti,

respinti

via dalla corrente ?

Resteremo indietro, senza

comprendere più nessuno

e da nessuno compresi ?


O contare sulla buona

sorte ?

Questo tu chiedi. Non 

aspettarti

nessuna risposta

oltre la tua.




             Bertolt  Brecht  da    Bertolt Brecht  . Poesie e canzoni.

Trad. di Franco Fortini in collaborazione con Ruth Leiser



7 commenti:

  1. Oltre la nostra risposta, una volta esaminati con autentica obiettività, pregi e demeriti, non dobbiamo attendere nulla. Dobbiamo bastare al nostro essere col nostro essere.
    Il resto è un di più, deve essere un di più.

    RispondiElimina
  2. Bello " dobbiamo bastare al nostro essere col nostro essere".
    Dal punto di vista filosofico è perfetto.
    Ma Il problema è : ne siamo capaci?
    Davvero pensiamo di essere bastevoli a noi stessi fisicamente e mentalmente ?
    Davvero crediamo di essere isole e non arcipelaghi?

    Spero di non dover aspettare i " posteri" per " l' ardua risposta". Anche soggettiva.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Formiamo arcipelaghi, ma se non consapevoli di essere isole forti, solide e bastevoli, l'arcipelago naufragherà come illusione che si sgretola..
      certo più facile a dirsi.. ;)

      Elimina
  3. Certamente è necessario avere un' adeguata consapevolezza di sé e una buona autostima, ( purché non sfoci in una supponenza o peggio ancora in devastante narcisismo ) : solo così si potrà creare una rete solidale fra " isole" dove nessuno sia ( e si senta ) inferiore né altri si arroghino il diritto di spadroneggiare...

    RispondiElimina
  4. Per interpretare liberamente questa poesia dovrei leggerla senza nessun condizionamento politico e contesto storico ,ignorando volutamente la spinta motivazione per la quale la poesia è stata scritta.

    Una forma di distacco tra base creativa e base interpretativa.

    Così facendo riesco a cogliere un alto significato ,riesco a scorgere una sete spirituale insita nell'umano ,senza tempo e senza spazio,un senso metafisico che abbraccia l'eterno.

    Questo tu chiedi. Non

    aspettarti

    nessuna risposta

    oltre la tua

    Buongiorno fruda

    RispondiElimina
  5. Chiedo scusa per i refusi.(frida non fruda e motivazionale non motivazione)

    RispondiElimina
  6. E' un po' difficile interpretare correttamente questo testo senza tener presente tutta la poetica dell' autore ; detto questo, possiamo anche chiederci che sentimenti suscita in noi,
    e a questo proposito sono d' accordo con l'interpretazione che dai tu. Aggiungerei una sensazione che provo io , dettata soprattutto dalla chiusa : molta malinconia, con un evidente senso di solitudine e di disillusione.
    E' come se già l'autore avesse convinzione che i suoi appelli non verranno raccolti.

    Benvenuto qui !

    RispondiElimina