Per salvarci sogniamo sul ramo fiorito più alto...
Perdonate, voi che mi avete amato,
se rudere non voglio diventare,
ma radice nascosta che appare
sotto i vostri piedi, e al vostro dolore
innumerevoli fiori regala,
colori d'ala alle promesse aurore.
Perdono, se voglio esser ricordato
come uomo non nato sulla terra,
ma ritrovato in una falsa rima.
Così, quando morrò, non morirò
perché dalla nascita ero già morto;
perché colui che scrive poesia
ha smarrito la sua via. Non vive,
ma piange come un Gange domestico.
***
Cuore, martello strano che batti
sovra incudine rovente, e a colpi
mi rendi un suono quotidiano;
quali facce tu a me nascondi
che a capirti m' obblighi a seguirti
e a scoprire le tue mille tracce?
Vuoi dirmi che vivere fu bello
in questo caos misconosciuto
fino all'ordine di un gran bordello?
Ti sembrò il cosmo rassomigliare
a un piccolo specchio famigliare?
Sei solo una terrena povertà.
Come avresti potuto inventare
parola quali : eterno e realtà ?
Chi entrò in te a fartele enunciare?
Un giorno una lapide dirà
che sei fermo, invece tu sarai
assente, bocciato da universi,
uscito dal petto e dai miei versi.
Mio cuore ridi, perché non tu
ma qui sepolto sarà il tutto,
ché prima d'esser nato, sei già
stato.
***
Se l'universo è nato dal vuoto,
che sarà mai il vuoto
che non è vuoto?
Dunque ignoto
son io anche al mio noto,
senza sapere mai niente
sulla vita presente.
Ora tutto è nerume
anche ogni lume
che si accende nel mondo,
dove nel fondo
la morte non ha spiegazione,
ma e' traduzione di parole non scritte
Dunque viviamo
come l'ombre più fitte
di questa creazione,
dove mai nessuno
saprà ciò che siamo.
Allora, per salvarci, sogniamo
sul ramo fiorito più alto,
col salto del merlo
che vola senza saperlo.
Gian Piero Bona da Detriti del fiume celeste
"Se l'universo è nato dal vuoto,
RispondiEliminache sarà mai il vuoto
che non è vuoto?"
Mi richiama il non essere di Bertoni al post precedente.
Questo nostro sforzo identitario, e di certificare i contorni, quando non inventarli addirittura.
Sì.
RispondiEliminaLo sforzo umano di darsi un'identità ( uno scopo ed un futuro ) dura da sempre ed ha portato alle più svariate risposte filosofiche e religiose ( o anche a nessuna ).
Sapremo mai la verità ?
Credo sia luno degli errori più grandi dell'uomo cercare regole, misure, confini o classificazioni per ogni cosa anche se non ogni cosa c'è l'ha.
RispondiEliminaBravo invece il cuore che prova a spiegare il bello
L' uomo ha bisogno di rassicurazioni.
RispondiEliminaIn vita sulla Vita.
E sulla Morte.
( provare a spiegare la Bellezza , almeno ha un senso ; viverla fa bene )