Tutto si muove lietamente...
La tipica poesia narrativa di Umberto Saba assume - in questa lirica - un accento più astratto, quasi metafisico. Tutto sfolgora in un luccichìo e l'essenza è da rintracciare in una fosforescenza di luce dorata. Il poeta in " Principio d'estate" non ci descrive un paesaggio, ma una " metamorfosi di felicità ", una gioia che non è intaccata né ammaccata da quello che egli chiama " doloroso amore", cioè la ferita originaria di essere uomo con la sua crisi di inabilità del mondo. Tornano anche qui - come altrove - le immagini care al poeta: il mare e la riva di Trieste , città " dalla scontrosa grazia", ma in una versione più trascendentale che lo avvicinano ai grandi poeti dell' Ermetismo.
PRINCIPIO D'ESTATE
Dolore, dove sei? Qui
non ti vedo;
ogni apparenza t'è
contraria. Il sole
indora la città, brilla
nel mare.
D'ogni sorta veicoli
alla riva
portano in giro
qualcosa o qualcuno.
Tutto si muove
lietamente, come
tutto fosse di esistere
felice.
Umberto Saba da Tutte le poesie
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