Si aprivano al nostro sguardo le città come per incantesimo...
PRIMI INCONTRI
Ogni istante dei nostri incontri
lo festeggiavamo come
un'epifania,
soli a questo mondo. Tu eri
più ardita e lieve di un'ala di
uccello,
scendevi come una vertigine
saltando gli scalini, e mi
conducevi
oltre l'umido lillà nei tuoi
possedimenti
al di là dello specchio.
Quando giunse la notte mi fu
fatta
la grazia, le porte
dell'iconostasi
furono aperte e nell'oscurità in
cui luceva
e lenta si chinava la nudità
nel destarmi : " Tu sia
benedetta ",
dissi, conscio di quanto
irriverente fosse
la mia benedizione: tu dormivi,
e il lillà si tendeva dal tavolo
a sfiorarti con l'azzurro della
galassia le palpebre,
e sfiorate dall'azzurro le
palpebre
stavano quiete, e la mano era
calda.
Nel cristallo pulsavano i fiumi,
fumigavano i monti, rilucevano
i mari,
mentre assopita sul trono
tenevi in mano la sfera di
cristallo,
e " Dio mio! " tu eri mia.
Ti destasti e cangiasti
il vocabolario quotidiano degli
umani,
e i discorsi s' empirono
veramente
di senso, e la parola tua svelò
il proprio nuovo significato :
zar.
Alla luce tutto si trasfigurò,
perfino
gli oggetti più semplici - il
catino, la brocca - quando,
come a guardia, stava tra noi
l'acqua ghiacciata, a strati.
Fummo condotti chissà dove.
Si aprivano al nostro sguardo,
come miraggi,
città sorte per incantesimo,
la menta si stendeva da sé
sotto i piedi,
e gli uccelli c'erano compagni
di strada,
e i pesci risalivano il fiume,
e il cielo si schiudeva al nostro
sguardo".
Quando il destino ci seguiva
passo a passo,
come un pazzo con il rasoio in
mano.
***
LA LETTERA
Se oggi m' avessi scritto una
lettera
mi sarebbe giunta da sola,
anche senza i francobolli,
cassata o timbrata,
anche senza poscritto o
profumo di rose sui margini,
anche senza l'indirizzo o le tue
parole d'amore,
oltre tutti i postini e i fermo
posta militari,
nel rifugio, sottoterra, fino a
qui ; da sola
mi sarebbe giunta lo stesso !
Mandami almeno una riga,
almeno una
cinguettante riga di vocali, qui,
al fronte.
Ma cos'è una lettera!
D' accordo, che non ce ne
siano.
Mi facevi impazzire anche
senza di esse.
Volgi il tuo viso ad occidente,
oltre i monti,
oltre i mari turchini.
Almeno un istante senza
tempo né spazio,
solo ali guizzanti nel sogno
ingarbugliato,
trattieni un attimo il respiro
mentre spicchi il volo
oltre i mari e i monti.
***
IERI TI HO ATTESA FIN DAL MATTINO
Ieri ti ho attesa fin dal mattino,
ma loro sapevano che non
saresti venuta.
Ricordi che bella giornata era?
Una festa. Ed io uscivo senza il
cappotto...
Oggi sei venuta, e ci hanno
preparato
una giornata particolarmente
grigia.
La pioggia, l'ora così tarda,
le gocce scorrono per i rami
freddi...
La parola non serve a placarle,
né le asciuga il fazzoletto.
Arsenij Tarkovslij
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