domenica 16 agosto 2020
LA PAURA DI CARMEN 2
Resistere all'aria immobile
degli scompartimenti
e respirare lo spazio nuovo
che si nasconde in alto
abitare i soffitti cavi delle parole
e tendersi a raccogliere
solo i tempi imprecisi delle cose.
***
Non restare buchi neri
fondi fedeli al vuoto
affilare la lama che separa
i lati bianche della strada
nel paese che nasconde
il cielo nelle cave
essere terra non chiamata
invocazione senza nome
distanza da percorrere sottovoce.
***
E' arrivato il dono, il fuoco
il rosso
è arrivata la terra, la città
che non conosco
e dovrebbe essere facile
a questo punto
sistemarvi al centro
la trama visibile dei polsi
la schiena curva delle parole
e lasciare che gli occhi sentano
che la pelle infine veda
ma qualcosa ancora trema
e io resto immobile
a guardare la trama
che hai scelto per me
la sollevo e penso
scegli me
scegli me.
***
Quanto basta a specchiarsi e a riaversi
senza più attendere il nome delle cose
legare al letto ciò che non ci sopravvive
con la bocca sulla bocca difendere
ciò che non detto pure esiste
ma poi arriva
l'elenco necessario delle cose che hai
e non ti importa più di perdere
ciò che muto non ti somiglia.
***
Nella gravità delle cose
che non cadono
sostenere lo sguardo
del disastro.
Carmen Gallo da La paura degli occhi
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