( A te invece ho dato tutto e tu sei morto )
Tu che dici che ogni foglia è lucida
come un coltello, che ogni cosa vive, cresce,
non si può fermare, eppure non ho colpa
se mi hanno dato un nome.
Mio padre e mia madre erano in fiore.
Ma non per molto.
Così bestemmio, racconto il falso, scrivo poesie.
Ah, queste cicale che bruciano nel verde, prorompono,
si moltiplicano e prosperano al di là
di ogni possibilità : queste bestie viziate vivono.
( A te invece ho dato tutto e tu sei morto )
***
I rimpianti fanno povere le cose, fanno l'amore
storto. Dicono che chi pensa al passato invecchia
prima. Dicono di non girarsi mai verso la fine.
Il ricordo è un esile risveglio di corpi, mani,
mobili universi in agguato...
Il mondo è sottile
tutti erano già in cammino
nella feroce precisione di un nome
che ritorna al tavolo di un bar, dentro
la tazza di caffè, in fondo a un nome: ora...
Per cui non dirmi chi hai amato
in passato, né chi potrai avere in futuro.
Il tempo è una cosa seria.
***
Così hai salvato la memoria nell'ora
strana che a carponi fino al bianco
della bocca, fino al bacio della mamma. Vieni,
medita, vieni. Anche questa notte
passerà. Il cielo è innocente.
Poteva andarci meglio, essere ferro,
elio, marchingegno; si poteva
collassare all'infinito come un buco
nero in acque dolci, minuto errore
di cronologia o segno che precede l'infinito.
Mary Barbara Tolusso Inediti
Nessun commento:
Posta un commento