venerdì 8 maggio 2020
POLITICA DELLA BELLEZZA 3
(...) Non riconoscendo la realtà dell' anima mundi e il riflesso che
ha sulla nostra anima personale, prendiamo ogni sofferenza
su di noi - mea culpa - e restiamo inconsapevoli della
sofferenza dell'anima del mondo, di come siano torturate le
sue strutture,di come essa sia esiliata in una nichilistica natura
selvaggia, e di come aneli a tornare a una cosmologia che dia
il primo posto alla sua bellezza.
Tutti noi sappiamo come impegnarci nell'azione politica:
partecipare a campagne, a marce, protestare, resistere.
Sappiamo il coraggio che l'azione richiede e il rischio che
comporta,ma non sappiamo di avere anche altri mezzi di azione,
mezzi che richiedono anch'essi coraggio: il coraggio del cuore
di battersi per le sue percezioni. E se non ci battiamo, se non ci
esprimiamo in favore del nostro senso estetico,quel velo funebre
che è la conformità ottundente, finirà per togliere ogni forza al
nostro linguaggio, al nostro cibo, ai luoghi dove lavoriamo, alle
strade delle nostre città. (...)
James Hillman da Politica della bellezza
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