Cosa chiedo non so, cosa mai spero...
COSA VOGLIO NON SO
Cosa voglio non so, perché respiro
e mi ridesto le mattine grigie.
Volge nel cuore tranquilla la memoria
dei miei trascorsi tempi, e di marine
e di luna e di sole alti tramonti;
e di vicende familiari il grido
subito spento, e ancora
quasi di vento, rimbalzante al sole.
Cosa chiedo non so, cosa mai spero,
e chi sono, e chi mise
a qual fine la nuova anima a stare
tra cose tali e lievi.
Ma pure un giorno finirà. Stupore
mi prende a rimirar questa vicenda
senza gioia né scopo,
quasi in deserto verde e solitario
giardino al sole vibra,
tra un'estasi di uccelli e un fiorire
liscio di rose, il gemito del vento.
***
PIU' NECESSARIO DELLA NOTTE
Più necessario della notte, ascolti
godendo la mia pena.
Sola come le rocce che tranquille
emergono dai flutti, io prego il mare
delle tue labbra di placarmi. E' giorno
senza bellezza o grido. Tu potresti
mutarmi in onda, se volessi, tu
se t'accostassi a cingermi. Reclino
il capo immaginando, ed ardo e tremo.
Come non torni? Come non ti accoglie
questo richiamo di fanciulla? Dove
trovare la pietà se tu che dolce
come il vento, non mi sfiori? Assorto,
vociferando mitemente il mare
mi lambisce, e io penso le tue mani, e gemo.
***
DI NOTTE
Casa di altri.
Ingannarci non dovevi, vita, Casa di altri.
Quale tristezza nascere stranieri.
***
ALTRO
E la pioggia è caduta sul cappello
del lume che sta all'angolo del vico!
Come sempre. Ma il vico muto splende
di straniera bellezza. Altre le case,
altro il vento, altra l'alba che riluce
tra le nubi del mondo. E il mondo un altro.
***
NESSUNO VERRA'
Nessuno verrà mai su questa terra
a dirci la ragione delle cose,
fosse anche una ragione da niente;
a svegliare i morti bambini,
a svelare la legge totale
dell'iniquità.
Anna Maria Ortese da La luna che trascorre
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