Che fa male come quello che non avremo...( tempo )
IL GIORNO
Il giorno: quello
che ti avrebbe strappato ( non bruscamente
spero ) dal buio che eri per intrecciarti
verso queste latitudini e longitudini
in un tempo che attecchisce sul nostro.
Ma tu c'eri prima e sapendo ogni cosa,
dal balzo dell'antilope al centro vivo
della rosa.
***
LA CONVERSIONE DI PAOLO
A Damasco, il giorno in cui la luce sfondò lo spazio
c'ero anch'io. Ero il terzo incomodo, l'intruso
dietro il pezzato che alza lo zoccolo,
quello che entra per sbaglio nelle foto.
Deve essere stato forte davvero il flash
ripensando il nitrito e il terrore della bestia
e poi l'urlo, il tonfo forte sul selciato.
Tenere salde le redini, la mia parte nella storia.
Perdonatemi ma,
attimi come quelli li conosci se hai visto,
se davvero sai cos'è peccare.
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C'E' UNA CURVA DI PAROLE
C'è una curva di parole prima del graffio
sulla faccia. Oppure cade tra la cattedra
e il primo banco. Il maquillage di domani - guardate -
cola già dagli angoli, impiastra le strade,
e lo sprint a cronometro rotto dal maratoneta,
almeno questo, così commovente e così patetico...
Non si muore a questa vertigine. La meta
per non sbagliare è stata strappata dagli occhi.
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DI PURO VOLERE
Di puro volere, accogliere i giorni,
farli pietra angolare
del fiato a perdere. Per uno più grande
dove sei stato una volta e non è passato; per questo
custodisci la rimozione prossima
sui muri, il calendario che mangia le facce
e si sfarina. Non puoi
non vederlo: la città - fuori - ha sbagliato la vena
e forse non esiste e continua.
Credere i volti allora
dentro i palazzi, nella sequenza familiare
di cemento e panni stesi. Quando la sera
sembra più lontana e invece in qualche modo,
ogni volta ci sorprende.
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METTIAMOCI D' ACCORDO
Mettiamoci d'accordo su questo almeno,
non è uguale a se stesso il tempo:
c'è tempo e tempo per ognuno
un nome diverso, anche quello
dove non stiamo insieme e si deve battezzare
assieme al tempo mai avuto, che fa male
come quello che non avremo.
Pietro Russo da A questa vertigine
Ogni attimo che viviamo racchiude in sé un microcosmo che parte dalla pietà per i nostri errori per raggiungere la grande intuizione che ci guida.
RispondiEliminaMi piace molto l'idea della pietà verso noi stessi: spesso siano noi i nostri peggiori nemici e giudici implacabili.
RispondiEliminaE temo che se noi ci comportiamo così nei nostri riguardi, non saremo nemmeno capaci di avere la giusta attenzione e un atteggiamento improntato alla carità verso gli altri.
Non diceva forse Gesù: " Ama il prossimo tuo come te stesso?".
Capito questo, la vita dovrebbe essere meno faticosa e più soddisfacente per noi, e più giusta per tutti.
Grazie per il tuo commento.