" saper riconoscere chi e che cosa non è inferno.. "
(... )L'inferno è già qui.
Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti : accettare l'inferno
e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzioni ed accorgimenti continui:
cercare e saper riconoscere chi e che cosa
- in mezzo all'inferno - non è inferno,
e farlo durare, e dargli spazio. (...)
Italo Calvino da Le città invisibili
Una visione "infernale" del mondo quella di Calvino. Senza essere tra quelli che sostengono che l'inferno sia vuoto, penso che è poco abitato. Se l'inferno è il luogo della pena eterna chi potrà meritare per i 70-80 anni di vita la più feroce e malvagia che sia una pena simile?
RispondiEliminaLa cosa più sconvolgente è che non si parla di un Inferno " dopo", ma di quello che già esiste qui e che ci obbligherebbe a stare continuamente " sul chi vive ", tutti tesi ad indagare " chi " in questo umano inferno , non è " inferno"...
RispondiEliminaMa che vita!
E qualcuno ( stando così le cose ) potrebe a buon diritto affermare che l'Inferno non esiste?
Secondo me, ne esistono 2 ( non ne conosco la differenza non avendo sperimentato il secondo ! ) : quello che ci tocca ( a tutti ) prima; e quello che ( se non a tutti, a molti ) toccherà dopo !!!
Hai ragione: é una visione " infernale..."