martedì 3 dicembre 2019
LETTERE D'AMORE ( G.Gozzano & A. Guglielminetti ) 3
continuazione…
Ah, se io potessi darti una parte soltanto di questo mio orgoglio latente, anche il dolore che tu dici di avere in te impallidirebbe e l'amore ti apparirebbe qual è: un inganno della giovinezza e un episodio trascurabile in un destino come il mio e il tuo. E mai come in questi tempi che tale smania mi fa soffrire, ho avuto tanto disprezzo per le mie attitudini artistiche e ho tanta sentita la necessità di affinarle con lo studio, con la meditazione, col silenzio. Tu hai ancora l'avidità di cogliere fiori e di godere l'ora che passa: per me anche la lusinga del piacere mi è intollerabile come un ostacolo sul mio sentiero.
Amalia, mio buon amico, quante di queste cose t'avrei detto e ti vorrei dire se tu non fossi giovane e bella ! Ma hai degli occhi luminosi e una bocca tentatrice ed è impossibile starti vicino senza divenire irriverenti con te come con una crestaia od una cortigiana qualunque…
Ho riletto queste sei pagine, amica mia : ohimè! Parlo, parlo, e soprattutto, ragiono: quanto devo farti soffrire ! E anche sdegnare : perdonami!
Perdonami: ragiono perché non amo, questa è la grande verità. Io non t'ho amata mai. E non t'avrei amata nemmeno restando qui, pur sotto il fascino quotidiano della tua persona magnifica; no: avrei goduto per qualche mese di quella piacevole vanità estetico - sentimentale che dà l'avere al proprio fianco una donna elegante ed ambita. Non altro. Già altre volte t'ho confessata la mia grande miseria: nessuna donna mai mi fece soffrire; non ho amato mai; con tutte non ho avuto che l'avidità del desiderio - prima - ed una mortale malinconia - dopo…
Ora, con te, che sei il più eletto spirito femminile ch'io abbia incontrato mai, e con te che dici di amarmi, sono stato sempre e voglio essere ancora sincero: non ti amo. E la risoluzione più leale da parte mia è il distacco. Partirei pur non dovendo partire. Invece il Destino è propizio: m'impone l'esilio anche per altre cause ch'io tolgo a pretesto.
Rivederci: a che scopo? Un colloquio di più, nulla aggiungerebbe ( o sottrarrebbe forse ) alla fraterna benevolenza che noi dobbiamo portare l'uno dell'altro.
Addio, mia buona amica !
Ti bacio
Guido G.
Guido Gozzano e Amalia Guglielminetti da Lettere d'amore
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