lunedì 18 novembre 2019
ED E' SUBITO SERA 2
ANTICO INVERNO
Desiderio delle tue mani chiare
nella penombra della fiamma:
sapevano di rovere e di rose;
di morte. Antico inverno.
Cercavano il miglio gli uccelli
ed erano subito di neve;
così le parole.
Un po' di sole, una raggera d'angelo,
e poi la nebbia, gli alberi,
e noi fatti d'aria al mattino.
***
SI CHINA IL GIORNO
Mi trovi deserto, Signore,
nel tuo giorno,
serrato ad ogni luce.
Di te privo, spauro,
perduta strada d'amore,
e non m'è grazia
nemmeno trepido cantarmi
che fa secche mie voglie.
T'ho amato e battuto;
si china il giorno
e colgo ombre dai cieli:
che tristezza il mio cuore
di carne!
***
E LA TUA VESTE E' BIANCA
Piegato hai il capo e mi guardi;
e la tua veste è bianca,
e un seno affiora dalla trina
sciolta sull'omero sinistro.
Mi supera la luce; trema,
e tocca le tue braccia nude.
Ti rivedo. Parole
avevi chiuse e rapide,
che mettevano cuore
nel peso di una vita
che sapeva di circo.
Profonda la strada
su cui scendeva il vento
certe notti di marzo,
e ci svegliava ignoti
come la prima volta.
***
VICOLO
Mi richiama talvolta la tua voce
e non so che cieli ed acque
mi si svegliano dentro:
una rete di sole che si smaglia
sui tuoi muri ch'erano a sera
un dondolìo di lampade
dalle botteghe tarde
piene di vento e di tristezza.
Altro tempo: un telaio batteva nel cortile
e s'udiva la notte un pianto
di cuccioli e bambini.
Vicolo: una croce di case
che si chiamano piano,
e non sanno ch'è paura
di restare sole nel buio.
***
IN ME SMARRITA OGNI FORMA
Alla vita mi tenne: solitaria
fra gente ignota, poco pane in dono.
In me smarrita ogni forma,
bellezza, amore, da cui trae inganno
il fanciullo e la tristezza poi.
Salvatore Quasimodo da Ed è subito sera
Che musicalità e che ritmo che hanno le sue poesie
RispondiEliminaSì, tanto che - ogni volta che le leggo - sento allargarsi il cuore e farsi il respiro più fondo...
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