venerdì 29 novembre 2019
BREVE STORIA DEL MIO SILENZIO ( Presentazione )
L'infanzia, più che un tempo, è uno spazio. E infatti dall'infanzia si esce e - quando si è fortunati - ci si ritorna. Così avviene al protagonista di questo libro: un bimbo che a quattro anni perde l'uso del linguaggio - da un giorno all'altro - alla nascita di una sorellina. Da quel momento il suo destino cambia: le parole si fanno nemiche anche se poi, con il passare degli anni, diventeranno i mattoni con cui costruirà la propria identità. E' questo il romanzo di un' infanzia vissuta tra giocattoli e macchine da scrivere, di una giovinezza scandita fa fughe e ritorni nel luogo dove si è nati, sempre all'insegna di quel controverso rapporto tra rifiuto e desiderio di dire che accompagna la vita del protagonista. L'autore inoltre qui racconta, sempre in modo ironico e affettuoso, dei genitori maestri elementari e di un paese aperto a poeti e artisti, di una Basilicata che da rurale si trasforma in borghese, di un' Italia che si allontana dagli anni Sessanta e si avvia verso l'epilogo di un Novecento dominato dalla confusione mediatica. Ma soprattutto racconta - con amore e realismo - come un trauma infantile possa trasformarsi in vocazione e quanto le parole siano state la sua casa, anche quando non c'erano.
( f. )
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