venerdì 30 agosto 2019
TROVIAMO LE PAROLE ( Lettere 1948-1973 ) 3
Paul Celan a I. Bachmann
Parigi, 20 Agosto 1949
(…) Mia cara Ingeborg,
dunque non verrai prima di due mesi - perché? Non dici neppure
per quanto tempo, non dici se ti concedono la borsa di studio.
Intanto - come tu consigli - possiamo, perché no, " scambiarci
lettere ". Ingeborg, sai perché in quest'ultimo anno ti ho scritto
così poco? Non soltanto perché Parigi mi aveva imposto un
terribile silenzio dal quale non riuscivo ancora una volta a
liberarmi, ma anche perché non sapevo cosa tu pensassi di quelle
brevi settimane a Vienna.Cosa potevo mai capire dalle tue prime
righe scritte frettolosamente, Ingeborg?
Forse mi inganno, forse è vero che noi ci schiviamo proprio
quando vorremmo tanto incontrarci, forse colpevoli siamo tutti e
due. Ma talvolta mi dico che il mio silenzio è - in qualche modo -
più comprensibile del tuo, perché il buio che mi impone è più
antico.
Come sai: le grandi decisioni bisogna prenderle sempre da soli.
Quando è arrivata quella lettera in cui mi chiedevi se era meglio
per te Parigi o gli Stati Uniti, non avrei esitato un istante a
dirti quanto sarei stato felice se fossi venuta. Riesci a capire,
Ingeborg, perché non l'ho fatto? Mi dissi che, se davvero ti
importava qualcosa ( ovvero, più di qualcosa ) di vivere nella
città in cui anch'io vivevo, non saresti venuta prima da me a
chiedere consiglio, proprio no.
Un anno intero adesso è trascorso, un anno durante il quale ti
sarà successo senz'altro qualcosa. Ma tu non mi dici quanto
lontani sono, dietro quest'anno, il nostro maggio e il nostro
giugno…
Quanto lontana o quanto vicina sei, Ingeborg?
Dimmelo, così saprò se tu chiudi gli occhi quando adesso io ti
bacio… (…)
Paul
Ingeborg Bachmann - Paul Celan da Troviamo le parole ( Lettere 1948- 1973 )
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