sabato 31 agosto 2019
IL SOFFIO DI VITA DI CLARICE 3
(…) Se mi chiedete se esista la vita dell'anima dopo la morte,
rispondo- misteriosamente,certo, e perché no, visto che la cosa
è proprio un mistero -rispondo con uno schema incerto: esiste,
ma non mi è dato sapere in che forma quest'anima vivrà.
Nessuno ha ancora scoperto lo stato delle cose dopo la morte -
perché è impossibile immaginare quale sarebbe il
comportamento di Dio, quello stesso Dio che, inspiegabilmente
per noi, fa germogliare un seme. Io non so come germoglia il
seme, non so perché questo cielo azzurro, non so perché questa
mia vita, perché tutto questo accada in un modo che la mia
mente umana ignora. Vivo senza spiegazione possibile. Io, che
non ho sinonimo.
Vita, vita ricoperta da un velo di malinconia. Morte: faro che
mi guida sulla buona strada. Mi sento magnifica e solitaria fra
la vita e la morte.
Tutto il mondo sa tutto.
L' umanità sta diventando dura. I fatti stanno diventando
contundenti.
Il mattino è un fiore prematuro.
Il mattino del mai più.
L'incomunicabilità con se stessi è un grande vortice del nulla.
Se io non trovo un modo di parlarmi, la parola mi si soffoca
in gola, come una pietra di traverso che non va giù. Voglio
avere accesso a me stessa quando lo decido, come chi apre la
porta ed entra. Non voglio essere vittima del caso liberatore.
Voglio avere la chiave del mondo e attraversarlo come chi
passa dalla vita alla morte e dalla morte alla vita. (…)
Clarice Lispector da Un soffio di vita
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