giovedì 27 giugno 2019
I PASSI GIAPPONESI DI PATRIZIA 2
(…) Non sono nata per essere ragionevole. Sono nata per amare,
per essere felice,per odiare,per immaginare, per inventare, per
capire e anche - di tanto in tanto - per essere ragionevole, ma
non devo essere ragionevole. Essere ragionevole vuol dire
adattare i propri pensieri a quel che gli è contrario, modificare
e distorcere la propria intelligenza per assecondare i desideri
altrui. La mia ragionevolezza è diversa da quella di un altro.
La ragione pretende la felicità. La ragionevolezza tende al
possibile. La felicità non può essere catturata dal possibile.
La felicità è l'avvento del miracolo. Il miracolo produce la
virtù e la grazia, non viceversa. (…)
Patrizia Cavalli da Con passi giapponesi
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