mercoledì 5 giugno 2019
ANNA, ENRICO E L' AMORE 2
(…) Ha vent'anni, poco più, poco meno e non ha ancora marito. Ha
avuto dei flirt, ma niente di serio.Poi, d'un tratto, abbocca all'
amo il re.Non è cosa da poco.Anche se,per altri versi, potrebbe
non essere un gran che,visto che il re - è risaputo - cerca sfogo
tra le dame, e forse anche la conferma della sua potenza
sessuale così provata. Anna potrebbe fare così come fan tutte.
E invece no.E' una donna moderna,una donna dei tempi nuovi.
Non sarà nobile abbastanza per essere regina, ma lo è troppo -
troppo nobile e troppo intelligente - per fare la concubina.
Così tiene a bada la voracità dello spasimante pur capendo che
nel letto regale soffre di astinenza, e costringe il re vorace,
addirittura bulimico, a stare sospeso su quel filo teso del
desiderio: non si concederà a lui, a meno che in cambio non le
siano concesse le nozze. Qui non c'entra il pudore: c'entrano l'
orgoglio e l'ambizione. E c' entra intuito: Anna intuisce che non
di facili amori quest'uomo è alla ricerca: Enrico non è un
libertino; è un'altra la sua magnifica ossessione. Si annida
sempre nell'orizzonte del coito, ma lo trascende nella tensione
ideale di chi intende assolvere il suo compito, che è quello di
copulare perché copulare il re " deve" : è un suo atto. Anna non
è affatto avversa all'idea di praticare tale esercizio, con senso
del dovere magari anche con fantasia, ma comprende bene che
tale atto, inteso al servizio della dinastia e dunque della specie,
troverà il punto di massimo orgasmo se la copulazione produrrà
il suo frutto- un brutto però che non sia bastardo.
Ecco la vera domanda di Enrico,il motore segreto del suo
desiderio :Anna ha intelletto d'amore e si impegna nel soddisfare
quel desiderio: darà ad Enrico il maschio per la corona. Per
questo - però - affinché il frutto della copula regale sia legittimo.
Enrico dovrò divorziare da Caterina. Si badi bene, non è gelosia
servile, né per vendetta sociale - Anna non ce l'ha con Caterina:
ma non vede altra strada nè la vede Enrico, per realizzare il
sublime scopo dinastico:bisogna che Enrico abbia l'annullamento
incestuoso… Così ragionano i due amanti. (…)
Nadia Fusini ( Saggio introduttivo a Lettere d'amore di Enrico VIII ad Anna Bolena )
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