Avanza sempre una frangia di vita…
L' ultimo giorno dell'anno
non è l'ultimo giorno del tempo.
Altri giorni verranno
e altre cose e ventri ti comunicheranno
il calore della vita.
Bacerai bocche, strapperai lettere,
farai viaggi e tanti festeggiamenti
di compleanni, laurea, promozioni e gloria,
una morte dolce con sinfonie e cori,
tanto che il tempo sarà colmo
e non sentirai il clamore,
gli irreparabili ululati
del lupo, nella solitudine.
L'ultimo giorno del tempo
non è l'ultimo giorno di tutto.
Avanza sempre una frangia di vita
in cui si siedono due uomini.
Un uomo e il suo contrario,
una donna e il suo piede,
un corpo e la sua memoria,
un occhio e la sua luce
una voce e la sua eco,
e chissà... anche Dio.
Accetta con semplicità questo dono del caso.
Ti sei meritato un altro anno di vita.
Vorresti vivere per sempre e consumare la faccia dei secoli.
Tuo padre è morto, anche tuo nonno.
Anche in te molto si è estinto,
il resto sbircia la morte,
ma sei vivo.
Ancora una volta sei vivo,
e col bicchiere in mano
attendi l'alba.
La risorsa del bere.
La risorsa della danza e del grido,
la risorsa della palla colorata,
la risorsa di Kant e della poesia,
tutte insieme… e nessuna serve.
E' tutto pulito, in ordine.
Il corpo esausto si rinnova nella schiuma.
Tutti i sensi - all'erta - funzionano.
La bocca sta masticando vita.
La bocca si ingozza di vita.
La vita scorre dalla bocca,
imbratta le mani, la strada.
La vita è grassa, oleosa, mortale, surrettizia.
Carlos Drummond De Andrade
***
FINE DELL' ANNO
Né la minuzia simbolica
di sostituire un tre con un due
né quella metafora inutile
che convoca un attimo che muore e un altro che sorge
né il compimento di un processo astronomico
sconcertano e scavano
l'altopiano di questa notte
e ci obbligano ad attendere
i dodici irreparabili rintocchi.
La causa vera
è il sospetto generale e confuso
dell'enigma del Tempo;
è lo stupore davanti al miracolo
che malgrado gli infiniti azzardi,
che malgrado siamo
le gocce del fiume di Eraclito,
perduri qualcosa in noi:
immobile.
Jorge Luis Borges
***
INCAMMINARCI
Al giro di boa ancora fiammeggiano le querce,
celebriamo il passaggio dell'anno, del fuoco:
quello appena nato non può temere il gelo,
tutte le foglie lo trattengono nel calore
fin che possa liberare le ali piumate,
ruotare sopra noi che dormiamo.
Incamminarci.
Antonio Porta
Belle, stili diversi, ma interessanti...
RispondiEliminaInsieme al video costituiscono una breve panoramica di un mondo - anno ( reale e metaforico ) passato…
RispondiEliminaGrazie del commento.