Agli accessi protettissimi dell'anima…
i varchi segreti, gli accessi
improvvisi che rompono il ritmo
delle fortificazioni, le torri
di parola che invadono
le corti inerbite di pensiero.
Avevo città inespugnate, ammassi
di pietra invalicabile, incorrotta -
tutte le chiavi perse, le porte
divenute sassi anch'esse, nessun ariete
a rompere la cinta - e pece, enormi
orci di pece ardente in orlo ai merli.
Ma hai bussato, ed io - dallo spioncino -
ti ho scorta innocua, senz'arma né ferrata.
Così, agli accessi protettissimi dell'anima
è stata sussurrata la stoltezza delle mura,
e io ho - ora - prati e botteghe colmi di improvvisa
festa, e idea assolata di nessuna morte.
***
UNA NUOVA ESTATE
E' di albicocca pronta l'odore
bagnato delle nostre notti, il canto
dei denti affondati nella polpa.
Ho terre nuovamente calde
da riconsegnare - specchi in salvo
dal dolore, miracoli di labbra
spalancate in transito sulla pelle
dell'attesa, mentre scavalchi a mano
nuda la ringhiera di una nuova estate.
Augusto Pivanti Inediti
Preferisco la prima...
RispondiEliminaQuesto poeta ( come puoi vedere da altri post ) non ha una scrittura semplice, ma raffinata ed evocativa.
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