giovedì 13 settembre 2018

L'OMBRA DI GEZIM

 
 


Dammi la tua ombra
per la mia ombra
che sente freddo nel suo nome

insegnami il tuo silenzio
la mia follia ne ha bisogno
per inventarsi un Dio

fammi conoscere la neve!

voglio nascondere
sotto la sua pelle
le parole mai dette.


                                      ***


Com'è triste Roma
senza di te, amore mio,
senza i tuoi occhi
le tue labbra
( rosse di sangue )
la tua ombra.

Accanto a me
sei come una collina,
campo di grano
o bosco vergine
dove bussano
la pioggia
e il mondo.

Se tu chiami
ti rispondono gli angeli,
se tu gridi
ti sente il mare;
se tu piangi
ti accolgono le rovine.

Ti perdo e ti ritrovo
tra mura e grotte,
viva e uccisa
dalle stesse pietre
dalle stesse ombre.


                                  ***


Non piangere,
è il pettirosso che corre
sul ghiaccio del ruscello.

Presto fiorirà il mandorlo
e gli uccelli lirici ci canteranno
nelle vene.

Non piangere,
ho percorso la tua ferita
per raggiungerti.


               Gezim  Hajdari    da      Poesie scelte


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