venerdì 7 settembre 2018
COLETTE (Lettere a Missy ) 2
BORDEAUX, Ottobre 1908
(…)Mia adorata,
ho ricevuto la tua lettera senza la quale, tutti i giorni , la vita
non mi sarebbe affatto possibile. Trovo che Meer abbia una
bella faccia tosta se dice che B. non vuole che reciti nella sua
pièce, quando sono io che non ne ho voluto sapere. E poi,
Suzanne dopo tutto può dire di guadagnare trecento franchi al
giorno, mentre Blanche Toutan guadagna solo cinque luigi o al
massimo centocinquanta franchi . Ci pensi, se in un piccolo
teatro,si dessero così a tutte dei cachet da étoile,sarebbe troppo
bello..ma non per il direttore e il teatro: chiuderebbe nel giro di
otto giorni. Mia adorata, non mi dici nulla della tua mascella?
Dunque ti fa male? Soprattutto non fare così! Sai, i gamberetti
sono enormi qui e di una freschezza! Mio adorato, mi annoio
da morire. Rientro a piedi la sera, tutta sola, alle unici e un
quarto: nessuno mi accompagna e prendo una carrozza per
andare a teatro, dopo cena. Scrivimi. Povera Poucette! Mi ama
quella carogna, in fondo… Vorrei ( è il colmo ! ) recitare alle
matinée tutti i giorni per far passare il tempo!
Arrivederci- amore mio - non penso che a te: mancano ancora
tre giorni e mezzo interi e uno di viaggio.
Ti abbraccio, ti abbraccio, mio nettare…
Colette (...)
Colette da Lettere a Missy
Colette usa un linguaggio più vivo e appassionato di Missy, anche se si rivolge a lei prima al femminile e poi al maschile, certo hanno un legame profondo...
RispondiEliminaL'intercambiabilità fra maschile e femminile - lo abbiamo capito - faceva parte del modo di pensare ( e di agire ) di Colette.
RispondiEliminaQuesto commento mi dà comunque l'occasione di precisare che, benché ci sia stato molto lavoro di documentazione dietro questi post - io, ( ed è raro che qui mi accada )- a parte il valore documentativo- sul loro contenuto non sono per nulla d'accordo.
Anzi sono portata a credere che questo modo di vivere ( e altri simili ) non siano altro che " sperpero" di Vita, modi far " fare " senza raggiungere mai l' " essere ".
Ma se vogliamo essere ancora più sottili, penso che siano tutti modi compulsivi di allontanare ( com'è d'istinto in tutti gli uomini ) il senso e l'evenienza della Morte, senza peraltro riuscirci neanche lontanamente.
Concordo pienamente
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