giovedì 23 agosto 2018
LETTERE ALLA FIDANZATA ( Sigmund Freud ) 3
Vienna, 29 Giugno 1884
(…) Amato tesoro,
hai ragione. Ormai non scriverò se non del viaggio; non riesco
più a pensare ad altro.Se ad ogni costo vuoi venirmi a prendere
alla stazione, non posso certo proibirtelo. Non avrei voluto,
perché avrei preferito non porre la stazione e i bagagli tra i
nostri primi baci. Ma se non ti vergogni dei severi amburghesi
e mi dai un bacio appena ti vedo, e quando viaggiamo per
Wandsbek me ne dai un secondo, un terzo e così via, allora
cederò. Non sarò stanco perché viaggio con la coca per
dominare la mia terribile impazienza.Puoi prendere per me una
cameretta molto vicina a te e modestissima, se no ti sgriderò
perché non sei parsimoniosa: se possibile una soffitta.Hai pieni
poteri. Il mio guardaroba non sarà certo distinto, ma decoroso.
Ho un vestito grigio - che porto già - e uno scuro ancora dal
sarto, un soprabito e un cappello nuovo. A biancheria sto male:
volevo comprarmi qui qualche capo, ma mio padre mi ha
suggerito di comprarlo ad Amburgo, dove tutto costa meno ed
è più buono, e in più tu ti intendi di quel che si deve comprare.
Non ho ancora il premesso, debbo conquistarmelo, in caso di
necessità con la minaccia di dare le dimissioni: ma non dubito
che mi sarà concesso. La cocaina sarà finita ( è venuta
venticinque pagine ) solo oggi, quando leggerai la mia lettera,
e ti raggiungerà prima di me. Il lavoro di oggi lo conosci.
Non preoccupiamoci del tempo: se pioverà staremo seduti l'uno
accanto all'altra e chiacchiereremo e leggeremo. Mi porterò
qualche libro sui nervi; tranne la scienza, accanto a te voglio
dimenticare tutto quello che sa di Vienna. Non porterò nulla
per te - mia cara - ma il tuo compleanno cadrà in quei giorni.
Sono molto indeciso se affidare a te il denaro e la contabilità,
oppure amministrarlo da me. Ma credo che ti risparmierò le
preoccupazioni e non ti darò così presto il potere…(…)
Tuo Sigmund
Sigmund Freud da Lettere alla fidanzata
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