Se immobile decido di non esserci…
… sopravviveva - illusa
e mi chiedevo se dove nascondevi
il tuo timore, in un altrove
a me non noto, anche lì
un sole senza caldo
ti investiva di luce:
( a Torri, nei pressi del castello,
scolaresche indugiavano annoiate,
sorbivano gelati ).
***
PERCHE' TARDI?...
Da sempre sono qui,
o così sembra alle mie dita inquiete
che tormentano le tasche
del vecchio impermeabile. E' giorno fatto.
L'oscura primavera smuove appena
l'acqua del lago attento.
Nulla finisce - o tutto - se immobile
decido di non esserci.
***
AURORE E ATTESE
Molti anni, e uno più duro sopra il lago
su cui si illuminavano aurore e attese.
Arrivasti all'improvviso, a diradare
la mia nebbia di sempre.
***
NON SONO ONDE…
Ne avrebbero forse
l'intenzione; increspature leggere,
rughe dell'acqua, e basta.
Non sarà mai tempesta
- questo lago - scarso coraggio
di farsi mare: se accoglie un fiume,
lo placa, lo annulla in una quiete
casta. E così niente corse né fughe
di pesci, ma vaghi girotondi,
guizzi di piume d'anatra in festa.
Bisogna aver paura di chi non sa osare:
laghi colline periferie.
Acque chete e profonde celano
malefici, stregonerie.
***
SVUOTARE LE PAROLE…
far tacere le voci.
Arrivare al punto
in cui si resta muti
- nel mondo - e sperduti.
Quando ci si scopre feroci
con se stessi,
e si tocca il fondo.
Alida Airaghi da Poeti del Novecento
mi sono piaciute tutte, specialmente "non sono onde"...
RispondiEliminaIn effetti trovo che sia una " voce " poetica contemporanea molto interessante. Piace anche a me.
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