mercoledì 11 luglio 2018
LETTERE A MILENA ( Prefazione)
Nella produzione letteraria di Franz Kafka, le raccolte di lettere occupano un posto particolarmente importante perché stile narrativo ed epistolare sono quasi esattamente sovrapponibili: le immagini cui l'autore ricorre per spiegare i meccanismi dell'angoscia e dei sensi di colpa che lo torturano, sono le stesse che ritroviamo nei suoi racconti. E particolarmente preziose sono le missive inviate alla traduttrice e scrittrice Mìlena Jesenska Pollak, conosciuta e amata sul finire della vita. Prima di lei ci sono state altre donne, nonostante il suo rapporto conflittuale con la corporeità, propria e altrui, e con il sesso, ma nessuna riuscì a scandagliare con altrettanta sensibilità - anche letteraria- l'anima di quell'uomo così tormentato: non è un caso che proprio a lei Kafka consegni i suoi Diari. Nemmeno la passione - però - potrà liberarlo dal castello delle sue inquietudini: la corrispondenza tra i due è la cronistoria di un sentimento intenso, ma destinato a finire prima ancora di iniziare.
frida
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