mercoledì 11 luglio 2018
LETTERE A MILENA 2
Merano, 15 Giugno 1920
(…) Questa mattina ho sognato ancora te: eravamo seduti l'uno
accanto all'altra e tu cercavi di allontanarmi, non in collera,
ma amichevolmente. Io ero molto infelice e non perché mi
respingevi, ma perché ti trattavo come una donna muta
qualunque e non facendo attenzione alla voce che veniva da te
e parlava proprio con me. O forse non era che non vi prestassi
attenzione, ma non avevo potuto risponderle. E mi allontanavo
più sconsolato che nel primo sogno.
Qui mi viene in mente ciò che ho letto una volta, non so più in
quale autore, press' a poco così: " La donna che amo è una
colonna di fuoco che passa sopra la terra. Ora mi tiene
racchiuso. Ma non i racchiusi essa conduce, bensì i veggenti ."
Tuo
(Ora perdo anche il nome: è diventato sempre più breve e ora
suona : Tuo )
Franz Kafka da Lettere a Mìlena
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