venerdì 29 settembre 2017
SOLTANTO VIVE 1
(...) Lo so che sono una tra le tante: le
murate, le sconfitte dal silenzio, le
tolte male dai giorni, le
lasciate sole.
Lo so che sono come loro: le
accusate, le impaurite, quelle
con le porte chiuse, quelle
lasciate lì a tremare.
Lo so che sono come sono le
soltanto vive. (...)
(...) Basta togliermi gli specchi, le cose che
ributtano i riflessi, le luci. Le vedo lo stesso
le pelli rosse, slabbrate, sbendate, i buchi
dell'acido che cantano da me preghiere
come dalle cripte, suppliche ingioiate
come dai sepolcri. (...)
(...) Ho voluto studiare la parola, il suono che
fanno nella mente. Ho voluto sapere di
Antigone e le altre. Ho voluto solo sapere!
E da qui faccio vermi e acqua insieme; da qui,
sepolta come viva, tra la vagina e un muro. (...)
(...) Come questo giardino nascosto tra le case,
resto ad aspettare il cigolare del chiudersi
dei cardini e poi il sognare. Innaffio i fiori,
parlo con la terra e dalla schiena scura
sento l'umido girarsi sopra un fianco e
sussurrare alle radici gesti muti, terminati.
Solo tu cammini sulle aiuole, le calpesti,
solo tu, visto dalle ombre. Strappi i germogli
e nessuno che ti dica qualcosa, nessuno che
blocchi questo scempio. Aspetto l'inverno
come un sollievo. Il bacio di Proserpina
è un perdono, dato come supplica e non
come ringraziamento. (...)
Stefano Raimondi da Soltanto vive
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