venerdì 29 settembre 2017
DE LA CAUSA, PRINCIPIO ET UNO ( Della violenza sulle donne )
(...) Torno a scongiurarvi tutti in generale...che dismettiate questa
rabbia contumace e quell'odio tanto criminale contro il
nobilissimo sesso femenile; e non ne turbate quanto ha di bello
il mondo, e il cielo con suoi tanti occhi scorge. Ritornate,
ritornate a voi, e richiamate l'ingegno, per cui veggiate che
questo vostro livore non è altro che mania espressa e frenetico
furore. Chi è più insensato e stupido che quello che non vede la
luce? Qual pazzia può essere più abietta, che per raggion di
sesso, essere nemico all'istessa natura...
Mirate chi sono i maschi, chi sono le femmine. Qua scorgete
per suggetto il corpo, ch'è vostro amico, maschio; là l'anima
che è vostra nemica, femmina. Qua il maschio caos, là la
femmina disposizione; qua il sonno, là la vigilia; qua il letargo,
là la memoria; qua l'odio, là l'amicizia; qua il timore, là la
sicurtà; qua il rigore, là la gentilezza; qua lo scandalo, là la
pace; qua il furore, là la quiete; qua l'errore, là la verità; qua
il difetto, là la perfezione; qua l'inferno, là la felicità. (...)
Giordano Bruno da De la causa, principio et uno ( 1584 )
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