martedì 22 agosto 2017
LEI DUBITA, LUI SA ( Relazioni perverse )
(...) L'ambiguità, la sensazione di confusione, la perdita della
capacità di fare un sicuro esame della realtà sono tra le
caratteristiche più comuni - e più inquietanti - della relazione
con un narcisista perverso. La donna che si trova a vivere in un
rapporto che giorno per giorno si manifesta come più strano e
incomprensibile, comincia a dubitare di sé. Comincia a tessere
un angoscioso dialogo con se stessa, in cui le constatazioni
dell'evidenza dei fatti si alternano nel tentativo di convincersi
di non aver capito bene, di aver frainteso, di non essere riuscita
a sintonizzarsi con ciò che lui voleva dire " davvero".
C'è, in molti casi, una sorta di continua discussione interiore,
che è tanto più logorante in quanto avviene in mancanza di
confronti, una discussione in cui la donna cerca di pensare alle
" buone ragioni" di lui per difendersi dal pensiero che lui è
veramente come lei - a tratti - lo vede e quello che vede
le fa paura e l'addolora. D' altronde, mentre lei si consuma
nella sua ruminazione solipsistica e angosciata, lui sembra non
avere dubbi, ma solo certezze: lui ha tutte le ragioni , mentre
tutti gli altri sbagliano, inclusa lei.
Del resto il pensiero perverso - come dice Racamier - è un
pensiero che non pensa. Si limita ad imitare il pensiero. Non
scava, non approfondisce. Ha paura della propria interiorità
ed è perciò sterile.Quello che può fare, è parassitare il pensiero
altrui, svalutandolo - però - nello stesso tempo. Tuttavia, in un
primo momento ( ma sappiamo che questo primo momento può
durare molto a lungo ), " la forma" del pensiero è sufficiente ad
ingannare, anche perché è apparentemente sicura, indefettibile,
rigida. Dunque il narcisista perverso ha bisogno di una
vittima che " pensi per lui", che svolga per lui del lavoro
psichico, un " negro" che lui non ringrazierà mai, proprio
perché non può fargli sapere che ne ha bisogno.
Questo " pensare per lui, al suo posto" può costituire, all'
inizio - per una donna- una sorta di gratificazione, a volte
parzialmente consapevole, altre volte inconscia, un modo per
sentirsi utile, e quindi " importante", che può funzionare da
cemento, da legame. La donna , catturata nella rete, come la
mosca nella ragnatela del ragno, si dibatte e si confonde.
Ma a volte, prima di rendersi conto di come stanno veramente
le cose, si ammala, cioè comincia a mostrare sintomi di vario
genere. (...)
Sandra Filippini da Relazioni perverse ( La violenza psicologica nella coppia )
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