martedì 8 agosto 2017
AMORE MIO TI ODIO ( Introduzione )
Ad un certo punto della mia vita cominciai a leggere le Lettere ad
Direttore di tutte le riviste che mi capitavano a tiro, sempre con quella medesima curiosità per le vite altrui. Divenni un'adepta in
particolare di " Madame Coeur", rubrica tenuta dalla scrittrice
Marcelle Segal su " Elle". Deploravo solo che fosse tutto troppo corto, troppo stringato: due letterine appena fatte di tre, quattro righe e una sola spiritosa ( e sferzante) risposta. Poco,insomma,
per immedesimarmi- come amavo fare- nelle infelici ma a volte anche divertenti traversie delle lettrici.
Dopo Madame Coeur scoprii anche Donna Letizia, Brunella Gasperini, nonché la trasgressiva ( a quel tempo ) Barbara Alberti.
Mi dispiaceva però che queste rubriche fossero monopolio dei giornali femminili, anche se non per questo smisi di leggerle.
Il giorno in cui - molto tempo dopo - mi si offrì di tenere una
rubrica di posta su " Il Corriere della Sera", ebbi la sensazione che si trattasse di un fatto naturale, di una mia evoluzione personale oltre che di una sorta di pre- destinazione.
E così cominciò l'avventura.
Isabella Bossi Fedrigotti
Aggiungo, per una sorta di doverosa informazione riguardo al perché di questa scelta ( che a molti potrà apparire quantomeno desueta visto che si sta parlando della vita così com'era concepita qualche decennio fa ),
che due sono gli aspetti che più mi hanno colpito riguardo ai contenuti del libro ( edito cmq nel 2004 ): il primo è che con l'avvento di Internet e dei Social, sembra che a distanziarci dalle
vicende narrate non siano pochi decenni, ma anni luce ;
il secondo aspetto è la presenza ( e non lo si penserebbe, visto che la cosiddetta " posta del cuore " nel sentire comune pareva essere stata concepita non solo per Donne, ma direi anche per donne particolarmente sfigate ), è la presenza ( piuttosto massiccia - come
si può vedere) dell'elemento maschile.
Segno evidente che i problemi sentimentali- con il conseguente senso di disistima e di solitudine - non sono affatto appannaggio femminile.
Molte cose sono cambiate - in questi ultimi decenni - nelle modalità del rapporto uomo- donna ( non so neppure se esistano più le Poste del Cuore ( variamente denominate ); quello che è
lampante è che la situazione relazionale nella sua globalità non è affatto migliorata. Magari i contatti saranno diventati più facili -seduti a casa propria di fronte ad uno schermo e battendo su una tastiera - ma le separazioni e i divorzi sono in grande aumento e
i femminicidi stanno diventando una triste calamità della società attuale.
Ma senza arrivare a casi estremi, mi pare di poter affermare che
la solitudine e l'isolamento ( in questo caso coincidono ) affliggono
un numero sempre maggiore di persone. Di ogni età e indipendentemente dal sesso.
frida
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