...la resurrezione attende...
Quanti milioni di parole ti ho detto:
nella taiga dagli alberi non sono cadute così tante foglie.
Da quando non hai potuto sentirmi
oh quante parole disperse sopra i giorni come sabbia!
Io vaniloquio, furba, ho mentito:
" Cuci , canta, sbrana, dimentica, dormi ".
Dimentica tutte le parole cadute nel profondo
" Mi seguirai? - E io ti seguirò?"
Covare delle parole nelle vie, sulle case!
I loro atomi corrono, crescono nei giardini come erba.
Così nella cripta romana, nella chiesa antica
il pulviscolo del linguaggio bisbiglia sui muri,
si mescola con le spoglie, si fa sale di amore e fede.
Sale nero: la resurrezione attende.
E là in qualche posto, in umidi scantinati,
l'ombra di una lettera si dimena, per animarsi nelle
Parole.
Elena Švarc da Samizdat 2005
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