MIO MARITO MI PICCHIAVA...
con una cinghia doppia, arabescata.
Per te, rimango alla finestra
tutta la notte, con la lanterna accesa.
Albeggia. Si alza il fumo
sulla fucina.
Neppure questa volta sei rimasto
con me, triste prigioniera.
Per te ho accolto un destino amaro,
un destino di tortura.
E tu - chissà - ami una bionda
o una bella rossa?
Potessi smetterla di piangere così!
Nel cuore ho un'ebbrezza soffocante,
ma i raggi del sole si stendono sottili
sopra il mio letto intatto.
Anna Achmatova , 1911
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