Tu non contare nuvole
in questo cielo di due palmi sopra.
E non segnarti gocce
alle labbra
ché spiovono parole perse
di nebbia.
E io non sono acqua
né poeta
e stento storie in canto e non ho
che mezzi toni in scala di salita.
Ma
se sollevi di due palmi gli occhi,
di vento soffio ancora e ancora sono
e dentro il fiume il tempo ci trasforma.
Tu conta sulla sete che ci resta
in questo cielo di due palmi sopra.
frida
Splendida poesia e bello, oltre al significato, il ritmo che va risolvendosi negli endecasillabi finali.
RispondiEliminaGrazie!!!
Mi è piaciuto il " parere " tecnico....Abbi un sorriso.
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