sabato 21 gennaio 2017
VITA CONTEMPLATIVA & VITA ACTIVA
(...) Forse la più importante fra le conseguenze spirituali delle
scoperte dell'età moderna e, nello stesso tempo, la sola che non
poteva essere evitata perché strettamente connessa con la
scoperta del punto di Archimede e con il concomitante
insorgere del dubbio cartesiano, è stato il rovesciamento dell'
ordine gerarchico tra la Vita contemplativa e la Vita activa.
Per comprendere come fossero impellenti i motivi che
determinarono tale rovesciamento, prima di tutto è necessario
liberarsi dal pregiudizio corrente che ascrive lo sviluppo della
scienza moderna, a causa della sua applicabilità, a un
desiderio pragmatico di migliorare le condizioni della vita
umana sulla Terra. E' un fatto storico che la tecnologia
moderna trae origine non dall'evoluzione di quegli attrezzi che
l'uomo ha sempre inventato con il duplice scopo di agevolare
la propria fatica e di costruire un mondo artificiale, ma
esclusivamente da una ricerca conoscitiva assolutamente non
pratica e priva di utilità. Così l'orologio, uno dei primi
strumenti moderni, non fu inventato per finalità pratiche, ma
esclusivamente per lo scopo altamente " teoretico" di
effettuare certi esperimenti con la natura. Questa invenzione
- certo - una volta che l'utilità pratica ne divenne evidente,
mutò interamente il ritmo e la fisionomia della vita umana; ma
dal punto di vista degli inventori fu meramente accidentale.
Se avessimo dovuto contare solo sui cosiddetti istinti pratici
dell'uomo, non sarebbe mai esistita una tecnologia, e sebbene
oggi le invenzioni tecniche già esistenti abbiano un certo
potenziale che genererà probabilmente fino ad un certo punto
altri progressi, è improbabile che il nostro mondo tecnicamente
condizionato potrebbe sopravvivere, e tanto meno svilupparsi
ulteriormente, se finissimo per convincerci che l'uomo è
essenzialmente un essere pratico. (...)
Hannah Arendt da Vita Activa
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