Mi rendo conto che questa " storia " sul significato del
Capodanno, forse andava proposta qualche giorno fa,
ma, approfittando dei concetti qui espressi ( che valgono
per tutto l'anno ) e del fatto che siamo ancora all' inizio
dell' Anno Nuovo, ve la trascrivo, Augurandovi nel contempo
non i soliti auguri di salute e serenità ( benché anche di quelli
abbiamo bisogno ) ma un ANNO NUOVO di Consapevolezza!
frida
(...) La storia perduta di cosa il vecchio e il neonato solitamente
significassero per il rinnovamento umano di corpo , mente,
spirito, cuore e anima...a Capodanno.
Siamo portati a credere che le immagini dell' anno nuovo
riguardino l'anno vecchio che esce di scena come un anziano
ricurvo... e l'anno nuovo che arriva trotterellando come un
bimbo sorridente. Questo è ciò che i tizi che ci vogliono
vendere dolciumi, vino e birra ci vorrebbero far credere.
Tanto tempo fa, c'erano simboli ben più brillanti per la fine di
una rivoluzione e l'inizio di una nuova rivoluzione della Terra
intorno al sole..
Tanto tempo fa, il figlio dell' " anno nuovo" veniva chiamato
Dionisio ed essendo un bambino e veniva portato in braccio
dagli anziani Sileno ed Ermes. All'epoca, il bambino Dionisio
nasceva in questo periodo dell'anno...quando il buio si sta
sollevando e la luce del giorno sta aumentando e rimane con
noi più a lungo. Allora il bimbo rappresentava la luce nuova
e splendente, l'immagine fresca, l'impetuosità solare, lo
spirito gioioso senza fine. Sebbene in forme tarde Dionisio sia
stato degradato a " dio dell'ubriachezza", in tempi più antichi
direi che sembra potesse rappresentare il genere di
intossicazione psichica che deriva dal conoscere ciò che
potrebbe essere chiamato l'est Deus, il Dio in tutte le cose.
E l'anziano che teneva il bambino tra le braccia,
rappresentava il senex, vale a dire il vecchio saggio, quello
che aveva vissuto più a lungo, che conosceva il valore
inestimabile della nuova vita, i punti in cui si inciampa e si
cade, le deviazioni e i percorsi più lunghi, i sentieri sotterranei
E l'anziano era il protettore del fanciullo.
L'arrivo del nuovo anno è il momento per guarire e unirsi:
l'anziano ha bisogno dei giovani e i giovani hanno bisogno dei
loro anziani.
Tanto tempo fa il fanciullo e il vecchio non erano idee separate
ma un'unica idea: l'anziano non moriva per essere rimpiazzato
dal più giovane, al contrario, essi rappresentavano una
ierogamia, un'unione sacra...due aspetti essenziali della vita
interiore che, quando erano uniti da ricerca, progetti
predisposti e azioni intraprese, creavano una terza realtà :
una psiche più consapevole e risvegliata.
Se fossero separati l'uno dall'altro, ovvero se la saggezza fosse
scissa dal potenziale gioioso, ne seguirebbe un disordine.
Tedio, egocentrismo, atteggiamento immaturo, incapacità di
vedersi davvero, tendenza a pensare di essere sempre nel
giusto, o sempre oppresso dagli altri, irritabilità, solitudine.
L'uno senza l'altro, vita creativa senza visione di lungo periodo
e saggezza senza azione dell'invenzione, potrebbero far sì che
entrambi vacillino e che alla fine non vadano per il verso
giusto, poi si ammalino e muoiano... per mancanza del lavoro
della loro vita in equilibrio con l'altro...entusiasmo e una
visione panoramica e interiore affidabile. (...)
Clarissa Pinkola Estés da I Desideri dell' Anima
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