sabato 1 giugno 2019

... E TU SLEGALO SUBITO. 2



(...) E' angoscioso notare come la routinarietà nel prescrivere la
      contenzione sia superiore alla preoccupazione del rischio grave
      che la persona corre a causa di quei trattamenti. Credo che in
      nessun altro settore della medicina si metta così tanto a rischio
      la vita delle persone insistendo o reiterando trattamenti così
      dannosi. Al di là dei casi noti di morte a seguito di questo
      trattamento, non abbiamo conoscenza in termini quantitativi e
     qualitativi di quell'ampia popolazione di persone che dai Servizi
     psichiatrici di diagnosi e cura vengono trasferiti nei reparti di
     medicina di urgenza e di rianimazione per le gravi conseguenze
     correlate al trattamento farmacologico e alla contenzione. Non
     sappiamo quante di queste persone sopravvivano, anche perché
   - in caso di morte - le diagnosi fanno riferimento alle condizioni
     cliniche che hanno causato l'esito infausto, perdendosi di fatto
     l'avvio dei passaggi, comprese la contenzione fisica e
     farmacologica che a quell'esito hanno portato. Come non
     sappiamo degli esiti talvolta pesantemente invalidanti che
    queste persone hanno subito.
    Forse una ricerca andrebbe avviata per far chiarezza su questi
    aspetti non certamente terapeutici ed etici delle pratiche
    psichiatriche.  (...)



 Giovanna Del Giudice   da  ...E tu slegali sibito ( Sulla contenzione in psichiatria )

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