sabato 1 giugno 2019

...E TU SLEGALO SUBITO. 1

 
 

I " matti non si rinchiudono - né tanto meno si legano ; i " matti " si curano.


UN'ANTOLOGIA DI SPOON RIVER

(...) La revisione dei percorsi delle persone legate per un tempo
       eccezionalmente protratto, che in tale particolare situazione
       consideriamo superiore alle tre giornate, appare estremamente
       significativa su differenti fronti. Se da una parte mette in luce
       che le motivazioni che procrastinano la contenzione  poco
       rimandano allo " stato di necessità ", di norma invocato dagli
      psichiatri come giustificazione della stessa,e che la contenzione
      è mantenuta anche quando la persona è profondamente sedata,
      tanto più mostra la scarsa attenzione alla persona legata, come
      si desume dall'assenza di controlli sulle condizioni psico-
      fisiche nelle schede o nelle cartelle. Da ultimo evidenzia gravi
      esiti di scompenso clinico che rendono necessari interventi
      internistici e/o di rianimazione.
      Giuseppe Casu, dopo sette giorni di contenzione, il 22 giugno è
      stato trovato morto. Un altro elemento paradossale rilevato in
      quel semestre è che dopo la sua morte,nei successivi otto giorni
      di giugno, sono disposte nel reparto ben sedici contenzioni a
      carico di sette persone ricoverate, due delle quali  eseguite
      nello stesso giorno di quella tragica morte e che durano fino a
      cinque giorni e mezzo. Un numero siffatto di contenzioni, anche
      di lunga durata,dopo un evento così drammatico, lascia confusi
      e privi di alcuna giustificazione possibile. Certamente conferma
      la routinarietà del ricorso alla contenzione nel reparto,
    nonostante gli psichiatri e le linee guida del Servizio definiscano
    tale pratica " un evento eccezionale ". La lettura attenta dei
    documenti - al contrario - sembra mettere in evidenza un ricorso
    che si potrebbe definire " disinvolto " a questo trattamento.

    ( Riporto un " caso" fra i tanti a testimonianza di quanto detto, n.
    d.r. ):

    " G.H., un uomo di trentatré anni,ricoverato in Tso ( trattamento
     sanitario obbligatorio ), a qualche ora dal ricovero è contenuto
     con quattro nastri per aggressività nei confronti del personale 
    e rimane legato per più di tre giorni.Nei quaderni infermieristici,
    a due giorni dalla contenzione, si legge che il paziente non si
    alimenta e ha difficoltà a deglutire; gli viene perciò posizionata
    l'agocannula per infondere soluzione glucosata e il catetere
    vescicale. Scontenuto, dopo tre ore viene nuovamente legato per
    altre trentun ore: sulla scheda, nella parte riservata alle note, si
    legge:" ricontenuto per disposizione primario".
    Scontenuto, dopo quasi due giorni viene di nuovo legato a letto
    per ulteriori sei ore per " aggressività" perché cerca di
    allontanarsi dal reparto L'ultima contenzione avvenuta dopo otto
    giorni dalla precedente e motivata da " aggressività verso un
    altro ricoverato" ha una durata di dodici ore.
  L'uomo quindi, in trentacinque giorni di degenza,è contenuto per
      quattro volte per un totale di centotrentatrè ore, più di cinque
    giorni." 
 
 
  Giovanna  Del  Giudice  da ...E tu slegalo subito ( Sulla contenzione in psichiatria )

              

Nessun commento:

Posta un commento