domenica 19 maggio 2019

LA MUSICA PROVATA 3



(…) Con Dylan, mio padre aveva introdotto in casa il morbo che l'
       avrebbe intossicato. E quando ebbe l'infarto e quando me ne
       andai di casa, mi portai dietro, al posto del " buon viaggio", la
       maledizione di chi mi gridava che così uccidevo mio padre.
       Quelle parole inferocite, fissate a caldo nella cera o cerume
       delle orecchie, mi sono rimaste lì,ormai sfinite dalle ripetizioni
       dentro i sonni e in veglia, ridotte a ritornello. Niente di quello
       che ho combinato in vita ha potuto estinguere quella
       maledizione lanciata a profezia.
       La lettura di Kerouac, " Sulla strada ", aveva completato l'
       istigazione a scavalcare l'uscio della casa e a non tornarci.
       Forse ci fu anche qualche film, aggiunto alla decisione, come
       lo spago che dà l'ultima stretta al bagaglio.
       Anche il libro di Kerouac l'aveva portato a casa lui,mio padre,
       fresco di stampa. L'aveva letto e poi me lo aveva dato.
       La musica degli inizi la devo a mia madre,tutto il resto è opera
       di contagio diffusa dagli acquisti e dalle scelte offerte da lui.
       Da qualche parte ho scritto di aver ricevuto l'educazione di un
       porcospino, che offre alla prole ogni specie di nutrimento,
       incluso il velenoso.Così,mentre lo espone al massimo pericolo,
       anche ne promuove le difese immuni. Mio padre, alla rinfusa,
       mi ha fornito le parole e gli attrezzi della mia disobbedienza.
       Ha dato al mio temperamento taciturno l'abbondanza del
       vocabolario.  (…)



                       Erri  De  Luca     da   La musica provata

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