mercoledì 22 maggio 2019

COME INSULTAVANO GLI ANTICHI ( Prefazione )



(…) Nessuno si aspetti di trovare in questo libro un elogio o una
       celebrazione della cosiddetta " nobile arte dell'insulto".
      Le citazioni raccolte in queste pagine non hanno nulla di nobile
      e tuttavia appartengono ai più grandi e raffinati autori dell'
      antichità, sia greca che romana. Basteranno pochi esempi per
      capire che l'insulto - nel mondo antico -non era concepito tanto
      come un'arma dialettica, da utilizzare ricorrendo magari all'
      ironia o alla dissimulazione, quanto lo strumento più diretto ed
      efficace per aggredire verbalmente l'avversario di turno e avere
      così la meglio su di lui, costringendolo al silenzio. L'insulto non
      aveva perciò una costruzione particolarmente elaborata o
      sofisticata, proprio perché era sentito più come lo sfogo di chi
      per una volta poteva lasciarsi andare, contravvenendo alle
      regole di una conversazione civile.Niente di più lontano dunque
      da quella rigorosa codificazione dell'insulto a cui lo scrittore
      argentino Borges dedicò un suo celebre articolo ( "Arte dell'
      insulto," n.d.r. ).
      La letteratura greca e quella latina costituiscono una vera e
      propria miniera di insulti, imprecazioni, contumelie e volgarità
      di ogni genere, tanto che sarebbe difficile nominare un solo
      autore tra i poeti, gli scrittori, gli oratori, gli storici o i politici
      greci e romani nelle cui opere non si possa trovare almeno un
      esempio di ricorso all'invettiva. Da questo punto di vista, i
      frammenti qui riuniti saranno forse utili a contrastare quella
      che già Nietzsche aveva definito " la deplorevole tendenza ad
      idealizzare i classici , che il giovane si porta dietro nella vita
      come ricompensa del suo ammaestramento liceale ".
      Uno studente di oggi troverà infatti in queste pagine un vasto
      repertorio di vocaboli che vengono di norma prudentemente
      evitati dai curatori delle antologie scolastiche. 
      Naturalmente questo libricino non contiene tutti i possibili
      insulti greci e latini, ma ne fornisce -per così dire -un  assaggio
      attraverso il loro utilizzo da parte degli scrittori antichi più
      rappresentativi. E' stata scelta una traduzione il più possibile
      fedele all'originale perché non avrebbe avuto senso affrontare
      un tema imbarazzante e trascurato come quello in questione e
      poi edulcorarne la versione italiana. In altre parole, la lettura
      di questo campionario di oscenità potrà forse - a volte -
      risultare sgradevole, ma sicuramente mai noiosa. (…)



              Neleo Di  Scepsi *   da    Come insultavano gli antichi


* Nome di filosofo greco vissuto nel III sec. A. C.



6 commenti:

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