mercoledì 17 ottobre 2018

UNA FRATELLANZA INQUIETA ( Donne e uomini di oggi )

 
 
 
"Essere donne è così affascinante! E' una continua sfida che non finisce mai". ( Oriana Fallaci )


(…)E' proprio vero che ogni donna desidera un fascista - come con
      accorata disperazione e tragica ironia recita una poesia di
     Sylvia Plath rivolta al Babbo?E ogni uomo una Lulù ?( graziosa
     quindicenne che inizia a scoprire il sesso - dal romanzo di
     Almudena Grandes - n.d.r. ). O non sono entrambi i desideri l'
     espressione naif di una profonda incapacità di interpretare il
     bisogno di identità ancorandosi in modo ingenuo all'identità di
     genere?. Sforzo da cui sortiscono vergognose caricature, parate
     ridicole, un carnevale da quattro soldi:tra gli uomini,il virilismo
     esagerato, compensando la paura dei loro stessi desideri
    femminili.Tra le donne l'esagerazione della femminilità servendo
    forse a punirsi di voglie e ambizioni da maschio.
    Ciò che scopro, se osservo con attenzione il mondo che mi
    circonda,è che il sapere della differenza sessuale -del taglio,cioè
    che l'appartenenza all'uno o all'altro sesso scava nel corpo
    umano - coincide con ciò che nell'esperienza veniamo a
    conoscere della nostra radicale, disperata distanza da una
    sicura identità. E' per ripararsi da quell'angoscia che assumo
    come identità la ripetizione mimetica di certi tratti convenzionali
    e convenienti. Perché - è evidente - io nasco con un organo
    sessuale:quello è il mio sesso.Ma la mia sessualità non è un dato
    che mi resti consegnato a quel fondamento anatomico. Quel che
    è davvero interessante è ciò che ne farò di quell'appartenenza
    biologica. Rispetto ad essa, quanto giocherà la mia adesione o
    meno ai modelli culturali che su tale differenza i sono
    storicamente costituiti?. E quanto conterà la mia libertà da
    convenzioni stantie?. Libertà che affermerò rivendicando nel
    modo della conoscenza stessa un nuovo paradigma, che
    partorisce teoria a partire dall'esperienza. E' un paradigma in
    cui la conoscenza e l'esperienza si sostengono in modi
    assolutamente vitali, che derivo da donne che prima di me sono
    esistite, e hanno rovesciato in concreto e in positivo carismi
    come l' ascolto e la compassione, imposti alla donna per
    comodità dalla cultura viriloide.Come è accaduto con donne che
    ci hanno mostrato la strada, le più famose - Lou Salomé, Sabine
    Spielrein, Anna Freud e Emma Jung e Maria Bonaparte e
    Hélène  Deeutsch, Melanie Klein e Françoise Dolto. Tutte donne
    che all'inizio del secolo XX hanno con coraggio rovesciato
    luoghi comuni e disobbedito alle facili e prevedibili attese di
    corrispondenze illusorie tra organo e mente, imponendo un altro
    sguardo sulla realtà dell'amore,della sessualità, della maternità,
    dell'infanzia. Tutte donne che insieme a molte altre scrittrici e
    artiste e donne anonime, comuni, hanno denunciato il fatiscente
    e mostruoso apparato patriarcale, che sul piano politico, negli
    stessi anni dava prove efferate di demenza e violenza; e in un
    secolo misogino e violento hanno affermato comunque la loro
    volontà di indipendenza e il loro senso della vita umana. (…)


      Nadia Fusini  da   Una fratellanza inquieta ( Donne e uomini di oggi )

2 commenti:

  1. A complemento posterò - sempre dell'autrice- una prefazione che spieghi le ragioni della scrittura di questo libro.

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