giovedì 5 luglio 2018

VIENI, VIENI IN QUESTO SENO...

 

                                         Ritorna da me che hai sbagliato prospettiva…



Incomprensibile a molti-
la mia malattia è averti perduto
e ritrovato.


                                    ***


Se tu mi facessi del male
ti perdonerei.

Dal mio silenzio
nascono fiori amaranto,
uomo multiforme
cui ho dato voce.


                             ***

Mi piace quando sorridi
per una domanda banale
per il mio tono di voce
per il poco che dico.

Altri non voglio
che te - così mi siedo
e se non ci sei
mangio in silenzio.


                          ***

Ritorna da me
che hai sbagliato prospettiva,
le mie mani hanno fame
e il mio cuore ha freddo.

Non è l'inverno a rendermi sola.
Se anche non mi hai creduta
il mio sonno appartiene

al nostro inquieto cercarci
e al nostro vigliacco fuggirci -
alla verità del nostro viaggio.



                        ***

Le nuvole ad est
hanno un tramonto che chiede perdono
il tuo sorriso oltre
questo tempo che passa
e ci vede rincorrerci.

Se siedo tranquilla
di fianco al pensiero del tuo bacio
rabbrividisco.

Per ritornare
dove ti ho perso.


                                ***

Del tempo che passa
che ci porta altrove
per poi permetterci
di ritornare a casa.
All'alba a cui ci hanno tolti
per ritrovarci in carne ed ossa
e sangue.

E' l'unica soluzione
che ho trovato
per amarti senza pericolo.
Un vicolo cieco aperto verso il cielo
permette di volare.


                
Stefania  Buiat     da   Come alla neve il viola ( Raccolta inedita )


2 commenti:

  1. sono bellissimi questi versi e si legano benissimo alla musica, intrisi entrambi di nostalgia...

    RispondiElimina
  2. La nostalgia è il sentimento che più si confà ad una perdita. E credo che tutti - prima o poi - l'abbiamo sperimentata.
    E questo proposito, i versi di questa giovane poeta - sono evocativi e arrivano dritti al cuore, come una consolazione per un destino comune.

    RispondiElimina