martedì 17 luglio 2018

L' AMORTE




                                                                        Incartami l'urlo…


                                                              C'è poesia, poesia. E poesia.
                                                              Lettore che vuoi riconoscerti
                                                              in quello che leggi,
                                                              resta a casa.
                                                                     (A.B )
Amor abbeverato
alza comunque le mani,
ti sono dentro.
Ho una pistola in vita
poi tu le erediterai
quando non ci sarò più.
Slacciare
è da concubine
da barellieri
da chiunque scenda alle mani.
Nasconditi
tra le tue braccia
come un pavimento
tra i piedi.
Impara a correggere ciò che è giusto:
fa' che l'errore l'ammiri.
Operati da sveglia
fa' che diventino tuoi
tutti i bambini senza mondo,
e poi mangiali,
in segno di fierezza.
Per averli protetti
dentro.


                                                           ***

Lasceresti solo un calabrone
l'ultima ora della sua vita
se sapessi che ha volato ottanta ore ininterrotte
per poter morire proprio vicino a te?
Se sì,
io voglio diventare quel calabrone
se no,
diventa tu quel calabrone
e volerò io da te.


                                                                      ***


Dubito che la caccia al dorso
si concluda con un solo colpo alle spalle.
Ho il timore
che centri anche l'anomalia divina
che accompagna chi spira
accanto alle scuse porte.


                                                                   ***


Chi ti ha macellato ha tenuto le piume.
Amor scarto
a letto coi soprusi
arato con le unghie,
io vado all'ammasso
strofinando le cosce
per sentirmi inseguito
e rabbrividire.
Tema:
la brama.


                                          ***


E' la carne
che ci mangia.
Incartami l'urlo
che lo faccio a casa.

Dolore da asporto.



                                                      ***

Da qui
si vede il male.
So di te
ma non è conoscenza.
Solo odore.



                 Alessandro  Bergonzoni    da    L' amorte



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